Morti nelle case di riposo, protesta sotto la Regione
A manifestare saranno il sindacato di base Usb e i comitati di parenti delle vittime
Martedì 9 giugno 2020 il sindacato di base Usb protesterà in Regione insieme ai comitati dei famigliari delle vittime di Covid 19 nelle case di riposo.
"Quanto è accaduto non è determinato dal caso, ci sono responsabilità amministrative e politiche ed è per questo che chiediamo all'amministrazione regionale un confronto affinché venga fatta immediatamente chiarezza su quanto è accaduto", si legge in una nota del sindacato, che chiede ascolto alle "segnalazioni dei familiari e dei lavoratori che si sono scontrati in questi mesi con una gestione approssimativa dell'emergenza sanitaria".
Ma intanto è anche Fratelli d'Italia ad incalzare la giunta Bonaccini, sul fronte però delle possibile conseguenze dello stop all'attività ordinaria delle strutture sanitarie causa coronavirus. Sulla scia della denuncia del sindacato dei medici Anaao, i consiglieri regionali Fdi, a partire da Michele Barcaiuolo, temono il triplicarsi dei decessi a causa dei rinvii delle prestazioni non urgenti.
E chiedono alla giunta "quali siano i tempi previsti, in Emilia-Romagna per smaltire gli interventi chirurgici e le visite di controllo e accertamento rinviate" e "se si sia fatta una stima regionale del rischio decessi per i rinvii causa Covid-19 e se non si intenda effettuare nuove assunzioni di medici almeno con contratti a sei mesi"
Fdi vuole sapere "se, data l'emergenza, non si consideri di dover incentivare la libera professione negli ospedali pubblici che, almeno, si esercita a prezzi calmierati". Incalza sullo stesso punto anche Daniele Marchetti della Lega, altro consigliere regionale.
"Purtroppo la sanità, durante questo periodo, ha perso terreno- scrive in una nota- Pensiamo ad esempio a tutte le prestazioni sanitarie rinviate e bloccate. Ci sono agende ancora chiuse, quando si fa ancora fatica a recuperare tutto l'arretrato, tralasciando così tutto ciò che riguarda la prevenzione". (Bil/ Dire)