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Cronaca

Coronavirus e cultura, Felicori: biglietti online e ingressi contingentati per musei e biblioteche

La cultura dovrà essere ripensata, ha ammesso l'assessore

“Lo stanziamento del governo di 130milioni per il 2020 a favore dei settori dello spettacolo e del cinema e audiovisivo non è sufficiente ma significativo”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori, oggi 30 aprile in commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Francesca Marchetti, durante il quale ha illustrato il lavoro delle Regioni con lo Stato per l’emergenza coronavirus.

“La cultura è stata inserita tra le dieci filiere economiche più importanti”, ha spiegato l’assessore, “e le Regioni sono anche riuscite a ottenere finanziamenti per realtà dello spettacolo minori”. Più problematico il settore dei beni culturali soprattutto per alcune gallerie.

Sulla riapertura di musei e biblioteche già a metà maggio, l’assessore si è dichiarato “decisamente favorevole”, adottando, però, “come regola ferrea quella della sicurezza”: prevendita elettronica, ingresso contingentato e garanzie per la tutela dei lavoratori. E proprio per quanto riguarda i lavoratori, secondo Felicori è “significativo anche il provvedimento di cassa integrazione in deroga per chi lavora nel mondo della cultura” così come i 600euro per i lavoratori precari, anche se “questa epidemia ha rivelato come la flessibilità si coniughi spesso con bassi salari. Combinazione inaccettabile”, ha denunciato l’assessore. La cultura, infine, dovrà essere ripensata, ha ammesso Felicori, che ha portato a esempio il servizio di biblioteca digitale emiliano-romagnolo: nei mesi di marzo e aprile, durante l’emergenza, “ha triplicato gli accessi e quadruplicato il numero di consultazioni”.

Il presidente dell'Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi, aveva detto a Bologna Today: "Le riaperture dei musei civici saranno graduali e non necessariamente per tutti i musei e per tutti gli orari".

Biblioteche, book di accessi online

Con il lockdown, sono decollate le consultazioni e i prestiti online dei libri. In aprile in particolare, spiega la Regione, triplicano le consultazioni e i prestiti rispetto allo stesso mese del 2019 (+291,27% Emilb e +246% Biblioteche Romagna) ma anche tra marzo e aprile si registra una netta crescita, in qualche caso un raddoppio sempre rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio, nel bimestre marzo-aprile 2020, rispetto al 2019 gli accessi via internet sono passati da 138.500 a 484.000, gli utenti unici da 13.000 a 35.710, le consultazioni e i prestiti dal 153.963 a 689.308. Quindi, il dato dei due mesi presi congiuntamente lievita rispetto allo stesso periodo del 2019: gli accessi decollano (+193% per la piattaforma Emilb, +182% per le biblioteche della Romagna) e così gli utenti unici (+175% per Emilb e + 135% Biblioteche Romagna), con un ottimo risultato per consultazioni e prestiti (+222 Emilb e +186% Biblioteche Romagna). La chiusura di biblioteche e librerie, sottolinea la Regione, sta quindi "esaltando l'utilità dell'accesso gratuito alle risorse culturali disponibili in rete, un servizio gia' attivo da alcuni anni ma che solo ora sembra aver ottenuto un vistoso successo". I dati in crescita da marzo ad aprile "fanno inoltre prevedere che l'utilizzo dei servizi e della lettura in digitale diventi una modalità ordinaria di consultare il patrimonio librario, in un trend in crescita a prescindere dalla pandemia".

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