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Cronaca

"Troppa attenzione sul coronavirus? Serve per non far esaurire i posti in terapia intensiva"

La spiegazione dopo un incontro tra i vertici sanitari, Protezione civile e i sindaci dell'area metropolitana

Bisogna stare attenti al coronavirus per evitare che non ci sia più posto negli ospedali. E' un quadro chiarissimo quello fatto ieri a Bologna in Conferenza socio-sanitaria metropolitana, dove medici e protezione civile hanno informato i sindaci sull'andamento dell'epidemia. E' il sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni a fare il punto, a partire dalla necessità del "contenimento" alla base delle ordinanze restrittive.

Bisogna infatti, spiega Santoni, "limitare i malanni e al contempo mantenere basso il numero di contagi per evitare la necessità di sottoporre molte persone a terapie intensive che rischierebbero di mettere in crisi il sistema sanitario". Lo spiega anche il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti in un video postato questa mattina.

"Il tema- dice Conti- è legato ai numeri. Siccome questo virus è molto contagioso, se ci ammaliamo tutti in una volta è chiaro che potremmo avere bisogno di andare in tanti di essere ospedalizzati o di andare in terapia intensiva. E siccome i posti nelle nostre strutture sono limitate diventa rischio perché potrebbero non esserci posti a sufficienza. Questo è il motivo perché bisogna prestare particolare attenzione".

I sindaci hanno però chiesto di decidere rapidamente un eventuale prolungamento delle limitazioni, tra cui la chiusura delle scuole attualmente in vigore fino a domenica. "Riguardo alle decisioni che potrebbero essere assunte riguardo ad eventuali proroghe dell'ordinanza, non ci è stata data nessuna informazione", sottolinea ancora Santoni.

Su questo aspetto la "voce degli amministratori presenti è stata univoca e chiara", sottolinea ancora il sindaco dell'appennino. In primis, "in caso di modifiche dei contenuti dell'ordinanza, usare elementi di maggiore coerenza tra le attività inibite e quelle libere". Ma i sindaci chiedono anche di "evitare formulazioni generiche sui livelli massimi di affollamento consentiti", alla base dei malintesi che ci sono stati fin qui. E di "tenere maggiormente informati i sindaci dei territori, concentrando verso di loro le comunicazioni". Infine, occorre "evitare di arrivare alla domenica sera per informare i cittadini delle scelte". (Bil/ Dire)

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