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Cronaca

Coronavirus, "A Bologna c'è una nuova fascia di poveri: intercettiamola"

La proposta del consigliere comunale del Partito democratico Michele Campaniello: mappare la rete di iniziative solidali

Trovare e aiutare per tempo chi, a causa della crisi provocata dal coronavirus, rischia di ritrovarsi in condizioni di estrema fragilità, e allo stesso tempo 'mappare' la rete di iniziative solidali lanciate a Bologna "in modo che chi vuole dare una mano possa contare sull'amministrazione per far arrivare il suo contributo a chi ne ha bisogno".

Queste le proposte, lanciate questa mattina in commissione a Palazzo D'Accursio, del consigliere comunale del Partito democratico Michele Campaniello. Nel suo intervento, Campaniello spiega che "in questo periodo, forse lo sforzo maggiore che dovremo compiere come amministrazione sarà quello di intercettare i nuovi bisogni, perché il tema più preoccupante non sono tanto le persone già in carico ai Servizi sociali, ma quelle che finora non hanno mai avuto bisogno di rivolgersi ai Servizi e che con questa crisi si sono trovati in una situazione emergenziale".

Si tratta di persone che "vanno intercettate, anche perché normalmente non hanno rapporti con enti caritatevoli e magari provano anche un senso di vergogna nel rivolgersi a questi enti", e il Comune "deve dar loro una mano, perché il rischio è che se queste persone, molte delle quali sono probabilmente anziani soli, non possono beneficiare degli aiuti e non si presentano agli enti caritatevoli, piombino in una situazione di maggiore solitudine".

A riprova di quanto sostiene, l'esponente dem spiega che "tanti cittadini che non sono in carico ai Servizi sociali, ma che in questo momento ne hanno bisogno, mi segnalano che si trovano in difficoltà quando li contattano, non essendo in carico, e che si trovano un po' disorientati".

Dall'altro lato, aggiunge poi il consigliere dem, ci sono invece "tante persone che vogliono dare una mano in questo momento, ma non sanno a chi rivolgersi, e sarebbe positivo se si riuscisse a rimarcare il ruolo centrale del Comune come perno e raccordo di tutte le iniziative che sono state avviate, in modo che chi vuole donare possa contare sull'amministrazione per far arrivare il suo contributo a chi ne ha bisogno".

Emily Clancy Coalizione Civica

Due sollecitazioni, quelle di Campaniello, raccolte dalla consigliera di Coalizione civica Emily Clancy, che a sua volta spiega di essere stata contattata da diverse persone che, pur non avendo i requisiti per chiedere il bonus o i buoni spesa, si trovano comunque in grave difficoltà. Questo, spiega Clancy, dimostra che "una nuova fascia di persone è entrata in una fase di grande difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus".

In sostanza, sintetizza, "chi arrivava a malapena a fine mese ora fa ancora più fatica", e bisogna capire "come dare una mano a queste famiglie prima che il loro capitale si esaurisca e come rispondere ai bisogni di quelli che, se supportati adesso, potrebbero 'tenere'", prima che si trovino in una situazione di povertà estrema. I

In quest'ottica la consigliera promuove l'idea di Campaniello di mappare le associazioni presenti in città per affiancarle a quanto sta già facendo il Comune, perché "dare pubblicità a ciò che si muove 'in aggiunta può servire ad aiutare chi rischia di ritrovarsi in condizioni di estrema fragilità". Infine Gian Marco De Biase (Al centro Bologna) solleva, con una nota, un dubbio sull'erogazione dei buoni spesa, gestita dal Comune: "Le persone che non sanno usare Internet e non sanno del bando su Iperbole, o non leggono i giornali, come faranno a fare domanda?". (Dire)

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