rotate-mobile
Cronaca

Covid-19, i ricercatori Unibo: "Il vaccino dovrà tenere conto di una speciale proteina, la Spike"

Federico Giorgi, ricercatore di bioinformatica al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna: "I virus dell'Europa continentale appaiono molto simili, se non identici, fra di loro. In generale la maggior differenza fra il ceppo europeo e quello cinese è la presenza di una mutazione nella proteina Spike"

Mentre noi ci affacciamo alla fase due dell'emergenza Coronvirus, i ricercatori proseguono i loro studi nei laboratori. Ci sono novità? Piccole e graduali e vanno nella direzione della conoscenza sempre più approfondita del Covid-19 con la speranza che il vaccino arrivi presto: Federico Giorgi, ricercatore di bioinformatica al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna (ci aveva già chiarito alcuni meccanismi del virus) ci spiega le mutazioni che il Coronavirus avrebbe subito da gennaio ad oggi. 

"E' appena uscito un nostro preprint (estratto anticipato di un articolo scientifico in via di pubblicazione) che descrive aoounto tutte le mutazioni che il virus ha subito da gennaio in poi. Sono poche (in media circa 6/7, su un totale di circa 30000 loci genici) ma una in particolare si localizza sull aproteina 'Spike' (è una mutazione D614G, cioè muta il 614esimo aminoacido della proteina da un Aspartato - D a una Glicina - G) ed è la mutazione prevalente nei virus italiani e in quelli europei. Questo è rilevante perché sulla proteina Spike si stanno sviluppando alcuni vaccini". 

Ecco cosa significa in parole semplici: il virus non è lo stesso in tuto il mondo

Queste parole, lasciano intuire dei progressi, possiamo chiederle una 'traduzione' per noi che ben poco mastichiamo il linguaggio scientifico? "In parole povere, il mio team ogni giorno analizza le sequenze dei virus della COVID-19 che arrivano da tutto il mondo, per osservare l'insorgere di nuove mutazioni e per monitorarne la diffusione. In questo studio abbiamo analizzato 10.000 sequenze provenienti dai 5 continenti e osserviamo che il virus non è lo stesso in tutto il mondo, per quanto muti davvero pochissimo (6.5 mutazioni in media da dicembre rispetto al ceppo di Wuhan, una mutabilita' piu' che dimezzata rispetto al virus dell'influenza)".

Le differenze fra Europa, Americhe e Asia

"Ha delle piccole differenze, che ci permettono di classificarlo in alcune sottofamiglie virali. In Europa prevale la variante G, nelle Americhe la variante S, mentre in Asia osserviamo ancora il ceppo "originale" (O) di Wuhan. I virus dell'Europa continentale appaiono molto simili, se non identici, fra di loro. In generale la maggior differenza fra il ceppo europeo e quello cinese è la presenza di una mutazione nella proteina Spike".

La chiave del vaccino la proteina Spike?

"Molti dei vaccini allo studio si basano proprio su questa Spike, che è una proteina sulla superficie del virus, e che potrebbe essere somministrata ai pazienti per sviluppare immunità (insomma, un vaccino protein-based). Il nostro studio conferma che un vaccino dovrà tenere conto della diversità delle Spike di questi virus, in modo che sia il più ad ampio spettro e 'globale' possibile".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid-19, i ricercatori Unibo: "Il vaccino dovrà tenere conto di una speciale proteina, la Spike"

BolognaToday è in caricamento