Decreto Coronavirus, controlli in stazione e in città: prime denunce
Per chi non rispetta gli obblighi sono previste le sanzioni ex art. 650 del codice penale, quindi fino a 3 mesi di arresto e fino a 206 euro di ammenda
La Polizia Ferroviaria dell’Emilia Romagna ha attivato una serie di controlli in tutti i principali scali della Regione per verificare il rispetto delle limitazioni imposte dai decreti emessi del Presidente del Consiglio dei Ministri in relazione alla nota emergenza Coronavirus.
Nelle ultime 24 ore, sono stati denunciati un viaggiatore nella stazione di Bologna, uno a Forlì e tre a Reggio Emilia su 245 persone complessivamente controllati. In particolare si sta verificando se le motivazioni del viaggio rientrano tra quelle previste dal decreto, ossia comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro presso il proprio domicilio, che potranno essere attestate anche con la sottoscrizione di un’autocertificazione.
Per chi non rispetta gli obblighi sono previste le sanzioni ex art. 650 del codice penale, quindi fino a 3 mesi di arresto e fino a 206 euro di ammenda.
La Polizia di Stato, sempre nella giornata di ieri, 10 marzo, ha denunciato 10 cittadini che, in situazioni e posti diversi, sono stati sorpresi, senza un giustificato motivo, in giro per Bologna. Si tratta di persone, prevalentemente residenti in città, individuati in varie zone: da via Marco Emilio Lepido, a via Matteotti, via Belle Arti, via Massarenti, via Indipendenza, via di Corticella.
L’articolo 650
‘Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità’: prevede che “chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206”.