Coronavirus: gli ospedali dell'Emilia Romagna potranno usare il farmaco anti-artrite
"Con l'assenso di Roche, l'Aifa ha disposto che tutti gli ospedali possano aderire a una sperimentazione aperta"
Tutti gli ospedali dell'Emilia-Romagna - a partire dal 20 marzo - potranno usare il Tocilizumab, il farmaco utilizzato nei trattementi contro l'artrite reumatoide, indicato come performante per fermare il virus. A riferirlo il commissario per l'emergenza, Sergio Venturi, durante il suo bollettino quotidiano trasmesso in diretta Facebook. "Ci sono diverse sperimentazioni in corso", ha spiegato Venturi "con l'assenso di Roche, l'Aifa ha disposto che tutti gli ospedali possano aderire a una sperimentazione aperta, registrandosi sul sito del 'Pascale' di Napoli". Le strutture, infatti, dovranno rendere conto e aggiornare gli esiti dell'utilizzo del farmaco“.
L'intervista al Dottor Paolo Ascierto
Come riferisce Napoly Today, sarebbero oltre 30 ospedali in tutto il Paese coordinati da Napoli dal prof. Paolo Antonio Ascierto attraverso il Cotugno e l'Istituto Nazionale Tumori IRCCS "Fondazione G. Pascale". La sperimentazione del farmaco procederà secondo il protocollo approvato in tempi record da Aifa.
Come avverrà la sperimentazione
Al Pascale l’equipe di Franco Perrone e Paolo Ascierto useranno una piattaforma informatica dove saranno raccolti tutti i dati provenienti dai 30 ospedali italiani dove i pazienti sono trattati col farmaco. Attraverso la medesima piattaforma partiranno due volte al giorno gli ordini per il farmaco, prodotto dalla Roche e da questa inviato direttamente alle farmacie degli istituti ospedalieri in 24 ore. Un'organizzazione precisa e capillare, organizzata in pochi giorni e perfettamente funzionante.