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Cronaca

Fase 2, come si viaggerà sul bus? Tper: "Oltre alle misure già attive, tavoli per decidere cosa cambia da lunedì"

L’azienda di trasporto pubblico locale spiega come ci avviciniamo alla prossima fase. E Anna, giovane autista di bus, racconta il lavoro a bordo in questo periodo

Come useremo il trasporto pubblico nelle prossime settimane? In questi giorni si stanno svolgendo molti incontri  intorno a questo tema fondamentale, sia a livello nazionale che locale: tavoli sono in corso fra Regione Emilia-Romagna e aziende di trasporto pubblico per individuare le misure che riguarderanno la fase due.

Da lunedì 4 maggio infatti molte persone rientreranno al lavoro e in diversi torneranno a usare i mezzi pubblici per il tragitto. Nell'incertezza alcune certezze: una è l'obbligo della mascherina, che pare sia molto probabile, come anche resteranno valide e attive misure di igiene e prevenzione che già sono adottate in fase 1, come la sanificazione dei bus ad ogni rientro in deposito, l'isolamento del posto di guida, la chiusura della porta anteriore dei bus e la sospensione della vendita di biglietti tramite conducente, laddove era prevista. Tper si riserva un aggiornamento a breve, non appena il piano sarà chiaro e definitivo. 

L'ultimo bollettino regionale sul Coronavirus: i dati al 28 aprile

"In cosa è cambiato il mio lavoro durante l'emergenza Covid-19? "Le strade sono libere, gli autobus non sono affollati e possiamo viaggiare con più calma - a parlare Anna, giovane conducente di bus Tper - ma attraversare una città così vuota e desolata all'inizio mi ha fatto molto effetto, è stato molto strano, ma poi è maturata la consapevolezza. I passeggeri, per quanto mi riguarda, non hanno mai dato segno di agitazione, mentre hanno sempre rispettato le distanze e la salita da dietro. Io, dal mio canto, sento di lavorare in sicurezza. Le regole affisse sui mezzi e alle fermate evidentemente sono state efficaci e ben recepite, spero sia così anche nella fase due". 

I provvedimenti attuali sui mezzi pubblici:  igiene, monitoraggio dei carichi e informazione

Sul piano del servizio, in Emilia-Romagna le prime misure di contenimento del contagio risalgono al 23 febbraio, in anticipo su quelle poi estese all’intero territorio nazionale. Già dal giorno della prima ordinanza regionale, si è proceduto alla disinfezione dei mezzi ad ogni rientro in deposito, dove vengono arieggiati e puliti con prodotti specifici a base di cloro. Particolare attenzione viene dedicata al posto guida del conducente (volante, cruscotto, sedile, vano portaoggetti) e alle parti di maggiore contatto del vano passeggeri, tra cui pulsantiere, mancorrenti orizzontali e verticali, braccioli, maniglie ed appigli, validatori ed emettitrici di bordo. I pavimenti sono aspirati e puliti ad umido sempre con soluzioni acquose con prodotti sanificanti. E’ stata, inoltre, intensificata la periodica nebulizzazione con prodotti specifici one shot, anch’essi a base di cloro, sull’intero mezzo. 

Nonostante il forte calo di utenza, non sono stati impiegati in servizio mezzi più piccoli, anzi, al contrario, i bus di 18 metri che circolano numerosi sulle nostre linee “portanti” sono stati utili a garantire un più adeguato distanziamento interpersonale, suggerito anche dall’affissione su tutta la flotta di Bologna e Ferrara delle indicazioni del Ministero della Salute sui comportamenti da tenere per prevenire il contagio. 
E’ stato intrapreso un monitoraggio continuo e costante dei carichi (anche con l’impiego, a tal fine, del personale di verifica) per valutarne l’adeguatezza ed eventualmente intervenire laddove necessario: secondo necessità sono state istituite corse bis in alcuni orari e linee utilizzate da molti lavoratori; i dati confermano carichi contenuti, del tutto idonei alle giuste distanze previste.

Sul piano informativo, tutte le modifiche ai servizi e le notizie di utilità costantemente aggiornate, relative all’emergenza in atto, sono state aggregate sul sito di Tper, nella homepage, in un banner in grande evidenza (www.tper.it/noicisiamo), in modo da guidare l’utente alla consultazione rapida di quanto necessita; analogo aggiornamento avviene attraverso la pagina Facebook dell’azienda, sempre molto fruita. 

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Misure per il personale di servizio 

Per quanto concerne il personale in linea, analogamente a quanto adottato da molte altre aziende, è stata sospesa la bigliettazione a bordo tramite conducente, dove era in vigore, e disposta la chiusura della porta anteriore del bus, lasciando l’accesso dei passeggeri dalle restanti porte. 
Inoltre, a maggior tutela dei conducenti, sono stati riorganizzati i turni di servizio e ridefiniti gli spazi: si è provveduto all’isolamento dell’area attigua al posto di guida, con relativa segnaletica sul mezzo
in modo da garantire il distanziamento. 
E’ stato predisposto e consegnato un kit individuale al personale di guida - contenente guanti in lattice monouso, soluzione idroalcolica in gel e salviette igienizzanti. Successivamente, poi, non appena queste sono state reperibili, la Regione Emilia-Romagna ha fornito a Tper e alle altre aziende di tpl del territorio una significativa fornitura di mascherine filtranti, approvate e rese disponibili dalla Protezione Civile. 

Anche per quanto concerne il personale tecnico ed amministrativo, l’azienda ha inteso incentivare l’istituto del lavoro agile da remoto, agevolando la rarefazione delle presenze negli uffici - pur regolarmente sanificati - e mantenendo inalterata l’operatività necessaria allo svolgimento del servizio e delle pratiche connesse: dall’inizio di marzo in Tper in pochissimo tempo si sono superate le 220 le posizioni gestite in smart working emergenziale, andando a capitalizzare al massimo il percorso che l’azienda aveva già avviato proprio ad inizio anno per questa modalità di lavoro. 

L'adeguamento dei servizi

Sui servizi Tper è stata attuata una riduzione delle corse, modulata costantemente in relazione al contenuto delle ordinanze della Regione Emilia-Romagna che si sono succedute nel tempo, tenuto conto anche di quanto previsto dai DPCM in tema di limitazione della mobilità delle persone.  La scelta fatta, in accordo con la Regione e le Amministrazioni dei territori serviti, è stata quella di continuare ad offrire un servizio sicuramente superiore all’effettiva domanda registrata sul trasporto pubblico.

Tper continua, infatti, a garantire quello che è un importante servizio pubblico essenziale, ma limitato, e quindi esclusivamente dedicato, a quella minoranza della popolazione che è legittimata a spostarsi per lavoro o per stretta necessità. Un dato su tutti che inquadra il contesto in cui si sta operando: a Bologna in questi giorni il calo dell'utenza ammonta ad oltre il 90% rispetto al periodo "normale", ma per contro il servizio è ridotto solo di circa il 20%, per garantire condizioni di carico adeguate ed in linea con il distanziamento interpersonale necessario in questa fase di emergenza.

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Una delle autiste Tper
 

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