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Cronaca San Vitale / Via Antonio Zanolini

Studenti ancora in corteo vs il caro mensa: "Rettore e università sembrano sulle nuvole"

Dopo aver occupato l'ufficio del Garante, i manifestanti oggi tornano a manifestare e lo fanno davanti alla mensa di via Zanolini, dove hanno trovato le porte serrate. Poi corteo nel tardo pomeriggio da piazza Verdi

Non si arresta la battaglia contro il caro mensa all'Unibo. Dopo i violenti scontri con le forze dell'ordine dei giorni passati, oggi nuovo "pranzo sociale", che da piazza Puntoni questa volta si sposta in Via Zanolini. Il corteo degli studenti, capitanati dagli attivisti del collettivo autonomo universitario, è partito alle ore 12.30 da via Zamboni. Da qui si è diretto verso la mensa di via Zanolini. Qui serrata in piena regola: con gli studenti che mangiavano all'interno costretti ad utilizzare, per andarsene, l'uscita di sicurezza, e quelli che volevano entrare obbligati ad andare a pranzo altrove. Questa la risposta della mensa universitaria all'arrivo del Cua. La decisione di chiudere l'ingresso della mensa, che dovrebbe restare aperta fino alle 15, non è stata segnalata neppure con un cartello sulla porta, e ha offerto agli studenti del collettivo, che nel frattempo avevano apparecchiato proprio di fianco alla porta, l'occasione per attaccare nuovamente l'Ateneo, Er.go ed Elior, affermando che "al nostro arrivo si è risposto con la serrata, proprio come accadde tre settimane fa alla mensa di piazza Puntoni".

CORTEO DA PIAZZA VERDI. Ma non finisce qui. Altra iniziativa prevista poi per la serata, quando avrà luogo un secondo corteo "per il welfare e contro la militarizzazione", con concentramento in Piazza Verdi, alle ore 18.
Così spiega il programma della mobilitazione odierna il CUA, ribadendo che "sostenere la lotta per l’abbassamento dei prezzi in mensa vuol dire sostenere la possibilità per tutti e tutte di combattere insieme e dal basso per maggiori spazi di libertà, per l’inalienabile diritto al welfare e ai servizi".

 
 

BLITZ NELL'UFFICIO DEL GARANTE. Alcuni militanti, lamentando il 'quasi silenzio del Rettore dell'Alma Mater' sulla protesta contro la mensa, hanno fatto irruzione nell'ufficio del Garante, che - racconta il collettivo - "ha accettato di assumersi la responsabilità di invitare Rettore e parti in causa ad aprire la contrattazione sociale sui prezzi della mensa". La richiesta degli studenti è che i pressi si "adeguino agli standard nazionali e che vengano calcolati in base alle fasce di reddito".

Via Zamboni ancora blindata, collettivi tornano in mensa

"Rettore e università - accusano gli studenti - sembrano stare sulle nuvole, non entrano nel merito del problema e trascurano di ricordare come, negli scorsi anni, è stato più volte possibile, a partire da mobilitazioni agite dal basso, trovare risoluzioni a problematiche legate al reddito studentesco". I manifestanti poi attaccano l'università per lo spiegamento di forze dell'ordine: "Ci sembra sconsiderato continuare a spendere migliaia di euro per blindare ogni giorno la mensa con decine di poliziotti, e non piuttosto entrare nel merito della questione aprendo alla contrattazione per l’adeguamento dei prezzi, e spendere dunque quei soldi per i servizi agli studenti, per il welfare e non per mantenere le truppe di polizia."
 

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