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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Via di Corticella: vita da strada per mesi e senza cibo, Polizia ritrova 17enne scomparso

Il ragazzo rintracciato da un agente dopo che si era allontanato in agosto: ha vissuto in sottoscala e vani di acensore, senza cibo per giorni. la svolta dopo essere stato rapinato

Ritrovato, dopo quasi tre mesi passati a girovagare senza tetto per la città. E' a lieto fine la storia di un 17enne, scomparso dalla comunità di recupero alla quale era stato affidato. Nei giorni passati a dormire all'addiaccio e nutrendosi solo di quello che gli veniva offerto dalla gente, il ragazzo avrebbe passato anche una settimana senza mangiare, ed è stato anche rapinato dei suoi pochi averi.

Ieri il 17enne si è infine presentato in Questura, concludendo una sparizione incominciata nell’agosto scorso. Risale infatti all'estate la denuncia di scomparsa del minorenne, originario dell’Ecuador, che era stato affidato con Decreto definitivo del Tribunale dei Minorenni di Bologna al servizio sociale quartiere San Donato-Vitale.

Il minore si era allontanato arbitrariamente dalla comunità. Le ricerche, affidate in un secondo momento all’Ufficio minori della Divisione Anticrimine della locale Questura hanno cercato di ricostruire l'identikit psicologico del soggetto.

Dal momento della scomparsa solo l’assistente sociale incaricata del caso, riusciva a mantenere con il minore un contatto saltuario per via telefonica, riuscendo più volte a concordare degli appuntamenti a cui quest’ultimo però non si è mai presentato.

Dopo l’ultimo tentativo di incontro tentato ma non concluso e risalente al 9 ottobre, al quale il diciassettenne non si è presentato, il personale specializzato dell’ufficio Minori ha deciso di orientare l’attività investigativa sul profilo telefonico, cercando di istaurare un contatto con il minore per interloquire con lo stesso e valutare la sua situazione, evitando però la tracciatura telematica e l’intercettazione.

In particolare, nella mattinata di ieri un operatore specializzato della Polizia di Stato ha effettuato una telefonata al minore ricevendo subito una risposta. Presentatosi con il proprio nome di battesimo e qualificatosi quale operatore della Polizia di Stato riusciva a convincere il giovane a recarsi presso la Questura dove lo avrebbe aspettato. Il minore, giunto in Questura, è stato accolto anche dallo Psicologo della Polizia di Stato cercando di fare luce su tutto il periodo trascorso dal suo allontanamento.

Dal racconto del giovane si è appreso che la scelta di allontanarsi era stata volontaria, poiché non condivideva la decisione inerente al suo spostamento dalla comunità in cui alloggiava ad una differente. Da agosto ad oggi, non sapendo dove andare, ha dormito inizialmente sugli autobus, poi in una sistemazione provvisoria che ha identificato in una Coop in zona Corticella dove su un vano scale ha dormito per circa due mesi sopra un cartone patendo in più occasioni anche il freddo.

Infine, nella stessa zona, entrando in un palazzo approfittando del portone lasciato aperto, ha trovato la chiave della stanza ascensore all’interno della quale ha dormito per circa tre settimane disponendo due coperte per terra. In questo periodo per vestirsi ha utilizzato abiti che gli hanno prestato o regalato i suoi amici; per mangiare ha chiesto aiuto ad alcune pizzerie, molti lo hanno aiutato donandogli gli avanzi, altri lo hanno mandato via senza dargli da mangiare ed è rimasto anche una settimana senza nutrirsi perdendo fino a dieci chili.

Ieri mattina dopo essere stato rapinato di tutto ciò che possedeva, grazie all’intervento degli operatori della Polizia di Stato, che hanno provveduto anche a rifocillarlo vista la sua condizione precaria, è stato ricollocato in ambito protetto.

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