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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

100 cose da fare a Bologna

L'aspetto che più affascina di Bologna è "lo spirito del luogo", racconta Maria, blogger innamorata della nostra città, che insieme ad un'amica ha voluto dedicare una interessante lista di esperienze da non perdere all'ombra delle due Torri

Per chi è nato in una cittadina di provincia Bologna è la Città per eccellenza. Così scrive Maria Vicini, blogger cesenate di Grazia innamorata della mostra città, raccontando: "i ricordi si fanno nitidi e densi quando ripenso alle avventure raccontate da mia sorella, che rientrava a Cesena nel weekend dopo una lunga settimana universitaria a Bologna. Avevo la sensazione di vivere insieme a lei le sue suggestioni, tanto erano preziose, e mi sembrava di aver visitato quei luoghi così accoglienti quanto lontani. Attesissimo era poi il Natale, quando non occorreva preparare una lista dei regali perché in un pomeriggio a Bologna io e mia mamma sapevamo di poter ampiamente soddisfare le nostrea spettative, e lo stupore era garantito (quanto sincero)".

L'aspetto che più affascina di Bologna è "lo spirito del luogo", racconta Maria,  che insieme ad un'amica ha voluto dedicare una interessante lista di esperienze da non perdere all'ombra delle due Torri.  

Ecco le 100 cose da fare a Bologna:
1.    Andare alla biblioteca dell’Archiginnasio e consultare uno dei circa 22.000 volumi disponibili nelle sale
2.    Godersi i 26 ettari dei Giardini Margherita secondo i propri gusti: accompagnando i bambini, passeggiando per i vialetti, facendo jogging al mattino, amoreggiando in una panchina all’ombra di un grande albero
3.    Andare in pellegrinaggio sulle tracce di Morandi visitando la sua casa in via Fondazza 36, per farsi commuovere dalla poesia delle cose di tutti i giorni, educandosi alla contemplazione delle tonalità sospese
4.    Soffermarsi in via Irnerio ad osservare la sede fascista monumentale della Zanichelli, esempio plastico della grandezza della casa editrice
5.    Addentrarsi negli stretti passaggi e nei cortili nascosti del Ghetto Ebraico alla ricerca di piccoli tesori di artigianato
6    Andare alla Fondazione Golinelli per farsi stupire dalla ricchezza delle iniziative e riscoprire l’ottimismo della volontà
7.    Comprare da mangiare nelle botteghe gastronomiche per poi andare all’Osteria del Sole dove bere ottimo vino
8.    Assistere all’opera del Teatro Comunale all’interno di un palco con decorazioni settecentesche realizzate sulla base del gusto del palchettista. Un viaggio nel tempo!
9.    Ammirare il rosso dei palazzi e delle tende alle finestre. Come diceva Piovene: “Bologna è bella per la carica, per l’abbondanza del colore; ed il colore che la satura è prevalentemente il rosso o il rossastro, il più fisico, quello che richiama di più al corpo e al sangue umani”
10.    Godere di un momento conviviale a tutte le ore del giorno Al Mercato delle Erbe di Bologna: Altro?
11.    Consultare uno dei fascicoli in corso delle oltre 500 riviste della Biblioteca del Mulino. La biblioteca è specializzata in scienze umane e sociali, è aperta al pubblico dal 1991 e conserva oltre 3000 riviste italiane e straniere
12.    Tornare bambini sul trenino rosso che attraversa Piazza Malpighi, Piazza San Francesco, Piazza di Porta Saragozza, il Meloncello per poi inerpicarsi lungo il famoso portico spedito verso il santuario di San Luca
13.    Sapevate che uno dei monumenti più celebri di Milano e il simbolo del lusso nel mondo, la Galleria Vittorio Emanuele, l’ha fatta un bolognese? L’architetto Mengoni di Fontanelice. A Bologna è sua la sede della Banca Commerciale, osservatela poiché di similitudini ce ne sono
14.    Uno sguardo alla facciata liberty dell’ex-Manifattura Tabacchi, oggi cineteca di Bologna e vera e propria cittadella dell’audiovisivo
15.    Godersi un film d’estate sotto a un cielo di stelle avendo come cornice Piazza Maggiore
16.    Sfoggiare un sorriso spumeggiante per poter entrare nella Chiesa parrocchiale e priorale dedicata a Santa Maria Maddalena. Il sorriso è la chiave per l’accesso, in caso contrario le porte rimarranno serrate. Provare per credere
17.    Mappare il proprio terrazzo nella Community Garden di Gramigna, la mappa invasiva di orti urbani e aree verdi nata a Bologna
18.    La manifattura delle arti, la Salara, il museo Morandi, in una parola MamBo: il paradiso
19.    Visitare il Cimitero monumentale della Certosa, sulle orme dei visitatori del passato Byron, Dickens, Mommsen e Sthendal, tra misteri, simboli esoterici e grandi gruppi scultorei
20.    Commuoversi di fronte al memoriale dell’olocausto
21.    Godersi in tarda primavera il profumo dolcissimo del doppio filare di Tigli tomentosi inserito nella banca dati degli alberi monumentali della Regione Emilia Romagna, in via Rigosa 15
22.    Godere della travolgente contaminazione artistica offerta da Le serre dei Giardini Margherita
23.    Ammirare nella centralissima Via Indipendenza la splendida palazzina in stile liberty commissionata dalla famiglia Majani all’architetto Sezanne
24.   Casa Carducci è imperdibile, basta dire che la fece monumento nazionale la Regina Margherita in persona, del resto lo sanno tutti che aveva una grande passione per il poeta. Alla signora Elvira toccò anche questa ritrovarsi inquilina della sovrana
25.    Gustarsi un cono non in gelateria, bensì nella boutique del gelato. La Funivia è una vera goduria per il palato, che sia estate o inverno. A confermarlo sono le interminabili lunghe code sotto al portico
26.   Lasciatevi tentare ogni tanto da una passeggiata in Galleria Cavour dove fanno bella mostra di sé i migliori brand del lusso mondiale
27.    Un tuffo nel passato? La Barberia Marchi di Piazza Cavour. Arredi immutati dal 1870, atmosfera e arredi da veri gentleman
28.    Conversare con beata spensieratezza nella raffinata Via D’Azeglio, una delle più eleganti vie del centro città
29.    Aiutare i vostri piccoli a scoprire il gioco libero all’aria aperta, la manualità, l’uso dei sensi attraverso un’esperienza di completa immersione nel bosco come quella promossa dal progetto de La scuola nel bosco di Villa Ghigi
30.    Avete scritto una storia per il vostro bambino e ce l’avete pronta nel cassetto? Andate alla Fiera del Libro per Ragazzi, scoprirete che pubblicarla è più facile di quanto crediate
31.    Esistono opere che hanno la capacità di riassumere in sé il carattere di un luogo. Se andate a Roma sopra qualunque altra cosa c’è la Cappella Sistina, se andate a Napoli c’è la Cappella Sanseverino con il Cristo Velato, se venite a Bologna c’è l’Arca di San Domenico nella chiesa omonima
32.    Confidare i più intimi segreti in una notte d’estate nella piazzetta che accoglie la Chiesa di San Giovanni in Monte, alle amiche più care di una vita
33.    Svegliarsi presto al sabato mattina per andare al mercato vecchio nei pressi di Via delle Pescherie, dove comprare pesce fresco per il pranzo e ascoltare i commenti più o meno coinvolgenti degli anziani riguardo al pescato del giorno
34.    Ammirare le figure “sterminatamente piangenti” del Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca nella chiesa di Santa Maria della Vita
35.    Comprare il pane appena sfornato da Atti, storico panificio bolognese, così come dolcezze per il palato
36.    Sedersi sul “crescentone” in Piazza Maggiore e guardare i bambini rincorrersi spensierati
37.    Andreste mai ad Assisi senza andare alla basilica di San Francesco a vedere Giotto? Allora non potete andare a Bologna e non visitare la chiesa di San Domenico
38.    L’università di Bologna conferì il 6 febbraio del 1998 la Laurea Honoris Causa a Federico Zeri. Lui il 29 settembre dello stesso anno ricambiò la cortesia donando all’Università la sua villa, le sue collezioni e la sua biblioteca. Vengono le vertigini al solo pensiero dell’erudizione infinita di quell’uomo che come diceva Arbasino se non ci fosse stato, si sarebbe dovuto inventarlo
39.    Salire le scalette in legno fino alla sommità della Torre degli Asinelli per poi ammirare l’intera città a 360°
40.    Una lezione di yoga immersi nella natura Ai 300 scalini
41.    Un concerto rock in Vicolo Bolognetti
42.    Ammirare la facciata marmorea della Basilica di San Petronio riparati dal sole sotto al voltone del Podestà
43.    Darsi appuntamento sotto al Zigànt, la fontana Nettuno, della quale esiste una copia esatta a Bruxelles nel quartiere dell’esposizione universale voluta da Re Leopoldo II del Belgio
44.    Affacciarsi alla finestrella in Via Piella e avere la sensazione di ritrovarsi a Venezia
45.    Un tuffo nel passato tra le opere di Raffaello, Carracci, Parmigianino e Tintoretto alla Pinacoteca Comunale
46.    Fare un salto di sabato mattina al Mercato della Piazzola, insomma alla Montagnola, per un imperdibile affare vintage
47.    Posizionarsi negli angoli opposti del Voltone del Podestà per testare la veridicità del famoso effetto acustico del Voltone
48.    Visitare il Teatro Anatomico in legno intagliato all’interno dell’Archiginnasio
49.    Ma anche l’aula dello Stabat Mater dove Einstein tenne tre conferenze
50.    Frequentare il centro polifunzionale MAST, voluto da Isabella Seragnoli del gruppo Coesia, per offrire servizi ai propri collaboratori e alla comunità. L’edificio, dalle forme essenziali e dai volumi importanti, è alleggerito da materiali traslucidi e di notte, quando si illumina come una lanterna, spande tutto intorno la sua aurea. Bellissime le mostre fotografiche sull’industria e il lavoro. Gratitudine è il sentimento che si prova per quest’opera e soprattutto per il sentimento che l’ha ispirato: il rispetto per l’uomo e il suo lavoro
51.    Chi ha detto che è necessario arrivare in Oregon? Si può ammirare una sequoia secolare anche al Parco Melloni, a pochi passi dal centro di Bologna
52.    Presenziare ai festeggiamenti di un neolaureato in piazza Verdi
53.    Visitare l’Orto Botanico di via Irnerio, uno dei più antichi giardini d’Europa contenente circa 1200 specie diverse
54.    Comprare un biglietto per andare allo Stadio Dall’Ara a vedere il Bologna
55.    Addentrarsi all’interno del cortile di Palazzo D’Accursio per osservare le lancette dell’orologio settecentesco, opera di Rinaldo Gandolfi, scorrere nuovamente dopo esser state ferme trent’anni (l’orologio ha ripreso a funzionare nel 2014 grazie al lavoro della storica Maison di Lusso Montblanc)
56.    Sedersi una sera di primavera in Piazza Santo Stefano, per contemplare il tramonto e uno degli scorci più pittoresci della città: il Complesso delle Sette Chiese
57.    Buttare un bacio e un sorriso affettuoso alla casa di Lucio Dalla,
58.    Scoprire oltre quaranta giardini privati bolognesi segreti a metà Maggio, quando il verde è al massimo del suo splendore, con Diverdeinverde (Fondazione Villa Ghigi)
59.    Tremare alla stazione di fronte allo squarcio nel muro e al cratere causato dallo scoppio della bomba nel 1980
60.    Attraversare Via Paolo Fabbri, soffermarsi di fronte al civico 43 e immaginare di sentire le parole di Guccini che descrivono Bologna come “una vecchia signora dai fianchi un po' molli”.

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ABOUT MARIA VICINI. Sono nata a Cesena e mi sono trasferita in pianta stabile a Milano poco più di un anno fa come responsabile di Depop Italia (Italian Community Lead), un'app inglese che conta più di 3 milioni di utenti al momento. Tra gli utenti italiani con i quali lavoriamo a stretto contatto in Italia troviamo Chiara Ferragni, Alessia Marcuzzi, Fedez, Mariano Di vaio!  Sono inoltre dal 2013 IT Blogger ufficiale di Grazia.it con il mio blog www.violetwool.com e Design Editor di Grazia.it, con una mia rubrica settimanale nella sezione casa sulle ultime tendenze. Nonostante stia vivendo uno stimolantissimo momento lavorativo a Milano il mio pensiero costantemente rivolto alla mia Romagna, nella quale spero di (ri)trasferirmi in futuro!

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