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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Crevalcore

Tragedia di Crevalcore: 15 anni fa il disastro ferroviario che uccise 17 persone

Per ricordare le vittime, il comune ha organizzato una serie di iniziative

7 gennaio 2005-7 gennaio 2020. Sono trascorsi 15 anni dallo scontro tra due treni che lungo la linea Verona-Bologna, allìaltezza di Crevalcore, uccise 17 persone.

Per ricordare le vittime, il comune del bolognese ha organizzato una serie di iniziative: 

Lunedì 6 gennaio, “Maratona di Crevalcore – 9° Memorial 7 gennaio 2005”, con partenza dallo stadio comunale. Martedì 7 gennaio, alle 10 presso la Chiesa Arcipretale di San Silvestro, in via Matteotti, celebrazione in suffragio delle Vittime ufficiata da Don Adriano Pinardi, alle 11.30 presso il Parco “7 gennaio 2005” alla Bolognina, deposizione di fiori al Cippo dedicato alle vittime.

“Anche dopo tanti anni il dolore e la rabbia non passano. Ricordiamo sempre i 17 morti, lo strazio dei loro famigliari e dei loro colleghi. Anche quest’anno vogliamo ricordare la tragedia che nel 2005 colpì Crevalcore e noi tutti. Vogliamo ricordare perché così rendiamo omaggio ai morti e ribadiamo l’impegno della nostra comunità affinché tragedie come queste non accadano mai più”. Così Stefano Caliandro, capolista del Pd alle prossime elezioni regionali, che parteciperà in veste ufficiale in rappresentanza dell'Assemblea legislativa regionale alle cerimonie che si terranno per ricordare le vittime della tragedia.

“Il ricordo di quanto avvenne a Crevalcore il 7 gennaio di 15 anni fa è motivo di dolore per tutti noi: i 17 morti, i feriti, lo strazio dei loro cari e dell’intera nostra comunità. Ma non bisogna dimenticare come il paese seppe reagire e affrontare con dignità e forza gli effetti del terribile disastro ferroviario”. Con queste parole rivolte al sindaco di Crevalcore, la presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, esprime solidarietà e vicinanza per l’anniversario dell’incidente ferroviario avvenuto il 7 gennaio 2005. “Dobbiamo sempre ricordare l’impegno dei soccorritori, in primo luogo dei Vigili del Fuoco e dei ferrovieri, e di tutta una comunità che seppe aiutare chi aveva perso i suoi cari. Ieri come oggi – sottolinea Saliera – dobbiamo porre grande attenzione ai temi della sicurezza sul lavoro e sui mezzi di trasporto per garantire serenità all’altezza dei diritti e delle aspettative dei cittadini”.

Le vittime del disastro ferroviario

Ciro Cucciniello, 43 anni, Equizio Abate, 47 anni, Matteo Sette, 27 anni, Mauro Bussolari, 52 anni, Vincenzo De Biase, macchinista residente a Imola, 46 anni, Paolo Cinti, 49 anni, bolognese, capotreno, Francesco Scaramuzzino, manovratore nato a Locri, Donatello Zoboli, 32 anni, di Finale Emilia, e la moglie Diana Baraldini, Claudia Baraldini, 36 anni, sorella maggiore di Diana, Andrea Sancini, 32 anni, nato a Bologna, docente di lettere in un liceo di Mirandola, Daniel Burali,21 anni, nato a Città del Messico, residente a Roma, Alberto Mich, di Trento, 50 anni, Bruno Nadali, nato a Mantova il 4 dicembre 1954 e residente nel mantovano, Banca Bairam, 26 anni, rumena, Mario Santi, 46 anni, nato a Milano e residente a Bologna, Anna Martini, 30 anni, di S.Martino Spino, frazione di Mirandola.

Per uno dei disastri ferroviari più gravi, che oltre ai morti fece decine di feriti, la magistratura ritenne unici responsabili, il macchinista Vincenzo Debiase e il capotreno Paolo Cinti, oltre alla nebbia che avrebbe impedito di vedere due semafori rossi.

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