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Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Sicurezza in città: Croce Rossa e Comune 'promuovono' i droni

Non si tratta di aeromobili liberi di volare, ma del tipo utilizzato in alcuni stadi per le riprese delle partite di calcio

Comune e Croce Rossa sono a lavoro per l'utilizzo dei droni in occasione di grandi eventi. Lo ha reso noto l'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo, nel corso della presentazione del centro di formazione per specialisti nelle operazioni di soccorso, realizzato un anno fa dalla Croce Rossa nella sua sede di Bologna.

Dopo la donazione di un defibrillatore messo sulla Torre degli Asinelli, Palazzo D'Accursio ha intenzione di estendere la collaborazione con Croce Rossa nella "formazione per l'uso dei defibrillatori donati dal Bologna calcio agli impianti sportivi della città", ma anche per l'uso dei droni per la vigilanza in occasione dei grandi eventi, ad esempio in piazza Maggiore. Non si tratta di aeromobili liberi di volare ma, per motivi di sicurezza "vincolati a un sistema di funi sopraelevate, come ad esempio avviene in alcuni stadi per le riprese delle partite di calcio, assicura Rizzo Nervo. 

I droni in dotazione a Croce Rossa di Bologna saranno sfruttati per sperimentare una piattaforma per il controllo, monitoraggio e gestione telematico degli aeromobili, grazie al nuovo accordo con la Octo telematics, azienda leader nella telematica per il settore automotive. 

Una sorta di "scatola nera" che riduce il rischio legato all'utilizzo di aeromobili che, nel traffico aereo, si muovono a circa 300 metri di altezza e con velocità vicine ai 100 chilometri orari.

"Questa sperimentazione ci consentirà di dare maggiore sicurezza agli operatori e ai cittadini" ha detto Marco Migliorini, presidente del comitato di Bologna della Croce Rossa. 

Inoltre, ha preso il via anche il laboratorio congiunto di ricerca creato in collaborazione con l'Alma Mater. Tra i vari studi, il laboratorio sperimenterà anche il volo fuori vista. Ad oggi infatti i droni vengono utilizzati solo all'interno del raggio della visuale del pilota. Ma nel giro di poco tempo, grazie alla telemetria e ai video trasmessi a distanza, verrà superato anche questo limite.

Da due anni ormai la Croce Rossa di Bologna usa i droni per le sue operazioni. La flotta è composta da quattro aeromobili (modello Colibrì della Ids), ma si sta sperimentando un nuovo drone di maggiori dimensioni, una sorta di mini-elicottero, chiamato Hero. I piloti certificati per operare in ambiente critico sono sei, più altri 10 in grado di volare coi droni non in situazioni di rischio. A loro si aggiungono due istruttori e due esaminatori.
Una parte del centro di Bologna, infatti, è destinata alla formazione dei piloti di droni grazie a un simulatore, che permette di imparare a comandare il mezzo prima di affrontare le prove in esterna: per essere certificato un pilota deve fare 16 ore di teoria e 30 missioni da 10 minuti ciascuna, più un esame finale. L'altra parte del centro è dedicata invece alla simulazione delle attività di elisoccorso, grazie a cinque sofisticati manichini ''viventi'' in grado di riprodurre qualsiasi situazione clinica ospedaliera ed extra-ospedaliera. (agenzia dire)

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