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Cronaca Navile / Via del Battiferro

'Cucine popolari' in Bolognina: 'Non solo mensa, ma orecchie e cuori che ascoltano'

E' ormai lanciato il progetto "Cucine Popolari", partito a luglio in via del Battiferro, in piena Bolognina, Morgantini: 'Antenne per il quartiere, non solo persone povere, ma anche sole"

Tra gli obiettivi uscire dal concetto tradizionale di "mensa", non solo nutrire, ma "accogliere". E' ormai lanciato il progetto "Cucine Popolari", partito il qualche settimana fa presso il circolo "I cento passi" in via del Battiferro, in pieno quartiere Bolognina. 

Tre giorni alla settimana (per il momento) le persone in difficoltà segnalate dal Comune o dalla Parrocchia possono pranzare in un ambiente pulito e accogliente, grazie ai cuochi, ai volontari e al vicepresidente di Piazza Grande Roberto Morgantini che l'ha fortemente voluto, tanto da chiedere come regalo di nozze denaro per avviare il progetto.

In cucina si alternano quattro cuochi e a servire ai tavoli una decina di camerieri, come una coppia "mista" in pensione, Osseini e Maria, lui irianiano da 35 anni Italia, lei italiana, che arrivano in via del Battiferro per dare una mano. Ora Osseini ha in programma di riverniciare il muro esterno del circolo. 

"C'è stata un'iniziale resistenza - dice a Bologna Today Agata Tabuso, che ha messo nero su bianco gli obiettivi delle Cucine Popolari - poi si sono sentiti accolti. Ora abbiamo inviato tutta la documentazione per diventare una onlus".

Le Cucine popolari possono servire una sessantina di pasti a regime, per ora sono circa 40, e si tratta di un pranzo completo: primo secondo contorno, frutta e "dolcetti". La particolarità? Si cerca di andare incontro alle esigenze degli utenti: pappe per bambini, intolleranze alimentari e persino vegetariani e vegani possono mangiare in via del Battiferro, basta segnalarlo. Inoltre "portiamo i pasti a casa a chi è impossibilitato a uscire, perchè disabile ad esempio. Il pubblico arriva dove può - dice Roberto Morgantini - poi ci sono i cittadini che devono fare la loro parte perchè spesso la solidarietà è stata data in appalto alle parrocchie". 

Famiglie, persone sole, italiani e stranieri, seduti ai tavoli, ma l'obiettivo non è solo l'aiuto a chi è in difficoltà economiche, ma anche alle persone sole, a chi non esce, a chi si è chiuso: "Tirarli fuori di casa, accoglierli ed entrare a contatto con la diversità - questo il desiderio di Roberto - l'accoglienza intesa come orecchie e cuori che ascoltano, questo luogo deve essere l'antenna del quartiere". 

Finiti i soldi del matrimonio, come si andrà avanti? "Tutto ancora da inventare - dice Morgantini - alcune aziende ci hanno fatto dono di forniture di alimenti, e speriamo che conitnuino, ma stiamo pensando a una sorta di azionariato popolare, ovvero chi vuole contribuisce come può, poi si rimetteranno in moto le collette alimentari, qualche evento qualche spettacolo... ". Al momento, si possono effettuare le donazioni a Associazione Civibo - codice  IBAN  IT39 C070 7202 4080 3100 0182 464, ma anche contribuire "in natura", ovvero chi vuole può "regalare" alle Cucine popolari una fornitura di cibo: "Magari e ben vengano", conclude Morgantini.  

Cucine Popolari: la 'mensa che accoglie'

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