Covid e test sierologici, il triatleta ozzanese David Colgan: "Doveroso aiutare a individuare asintomatici"
Il sindaco Lelli: "Passata l'emergenza ci sono gli strumenti e le possibilità per fare i controlli, e contribuire al contenimento della diffusione della pandemia. Usiamole queste possibilità"
Superata la 'fase critica' causata dalla pandemia, per il sindaco Lucale Lelli è importante che i cittadini si sotttopongano ai test sierologici per la possibile individuazione del virus e di conseguenza di persone asintomatiche, così come spiegato dopo che il triatleta ozzane David Colgan si è sottoposto al test presso l'Istituto Ramazzini. "L'esempio che ci sta dando Colgan, persona in salute, sportiva e allenata - ha sottolineato Lelli - deve servire come monito per tanti cittadini. Sentirsi bene e in forma non vuol dire essere immuni dal Coronavirus. Ora, passata l'emergenza, ci sono strumenti e possibilità per tutti di fare i controlli e contribuire al contenimento della diffusione della pandemia. Usiamole queste possibilità".
Il triatleta David Colgan infatti, è al fianco dell'Iret e dell'Istituto Ramazzini nella 'promozione' dei test sierologici per l'individuazione del Covid-19. Colgan, che ha partecipato a svariate competizioni su distanze, come HALF IRONMAN (70.3) e IRONMAN , e i cui brillanti risultati lo collocano tra i primi top 70 assoluti e i primi 15 della sua stessa categoria AGE GROUP, nei giorni scorsi si è sottoposto al test presso gli ambulatori dell'Istituto Ramazzini lungo la via Emilia. Test risultato negativo. "Per la mia attività sportiva ho girato il mondo e probabilmente la larga e repentina diffusione del Covid-19 è stata causata anche da persone "giramondo" - ha spiegato - Ritengo doveroso, da parte di tutti i cittadini, aiutare il nostro servizio sanitario a individuare il più alto numero possibile di asintomatici, e per fare questo dobbiamo sottoporci tutti ai test sierologici. Per noi stessi e per evitare di infettare le persone a noi care. Per questo, quando sono venuto a conoscenza della possibilità offerta dal progetto portato avanti in maniera congiunta dall'Istituto Ramazzini e dalla Fondazione IRET ne ho approfittato subito e consiglio a tutti di fare il test sierologico".
"Stiamo facendo un servizio veramente di qualità - sottolinea la presidente della Fondazione Iret Luciana Giardino - sia perché riusciamo a informare e rassicurare adeguatamente sul percorso da seguire cittadini e aziende, sia perché riusciamo anche ad ascoltare le esigenze, seppure diversificate, di tutti coloro che si rivolgono a noi.". Il servizio è messo in campo grazie alla sinergia tra da IRET, dall'Amministrazione comunale di Ozzano e l'Istituto Ramazzini.