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Cronaca Imola

Esce il nuovo disco di Davide Falconi: "Così vi faccio entrare nel mio pianoforte"

Fresco di stampa, l'album "Inside Piano" di Falconi contiene 11 brani originali "Le cui note non sono mai state scritte, ma sono frutto di improvvisazione. Sono stati nel cassetto per anni, ora finalmente li condivido"

Musica a chilometro zero. Davide Falconi è un artista poliedrico in grado di passare dalla musica leggera al Rock'n'Roll, dalla Bossa Nova al Tango Argentino, passando per il Boogie-Woogie. E' il pianista dei The Good Fellas, suona con il Davide Falconi’s Hot  Boogie Trio ed è insegnante di musica a Imola. Oggi presenta il suo ultimo lavoro, l'album "Inside Piano" e ce lo racconta in un'intervista:

Facciamo le presentazioni: chi è Davide Falconi? 

Ho iniziato a suonare piuttosto giovane, a  8 anni. Attratto dal mondo dei suoni mi sono iscritto presto alla scuola di musica della mia città natale, Faenza. Mi sono poi diplomato in pianoforte e successivamente in musica jazz, musica elettronica e musica ad utilizzo multimendiale nei conservatori di Rovigo e Bologna, ma l’ attrazione per i generi musicali non accademici mi ha travolto fin da giovane e così (dopo un breve periodo dedicato alla musica “classica”) mi sono appassionato a stili musicali molto differenti tra loro passando attraverso il tango argentino il jazz, lo swing, il blues il rock’n’roll...mi è sempre piaciuto esplorare suoni differenti. Ho avuto modo di suonare con diversi artisti, ma dal 1995 suono principalmente con la band “The Good Fellas” oramai un'icona del sound revival della musica italo-americana anni '50 con la quale ho condiviso 20 anni di attività tra show teatrali e televisivi, rassegne come Umbria Jazz e il Summer Jamboree, concerti in italia ed all'estero. Negli ultimi anni ho dato vita all’Hot Boogie Trio, un trio che ripercorre un viaggio nel mondo del boogie-woogie piano con il quale ho pubblicato l'album “Into the Boogie”.

E' uscito da pochi giorni il tuo ultimo lavoro, "Inside Piano": come è nato, quali le ispirazioni, quante tracce? Quanto tempo ha richiesto? Perchè questo titolo?

Il mio ultimo lavoro è nato in seguito all'improvvisazione di musiche per il cortometraggio “Arte in disparte” di un amico il regista  Francesco Minarini che avevano particolarmente attratto il pubblico. Avevo cercato volutamente in quelle improvvisazioni un linguaggio fatto su strutture molto semplici, con poche note e la ricerca di una espressività dolce, poetica ed emozionante con grande cura del suono. Quindi ho registrato nel periodo successivo 11 tracce originali senza mai scrivere su carta una nota ma improvvisando totalmente i brani. Questo per ottenere un filo diretto tra l'idea, l'emozione che quell'idea generava in me e la realizzazione in note sullo strumento.
I brani sono stati registrati nel mio studio alcuni anni fa e tenuti nel cassetto perchè non ero convinto di volerli pubblicare. Poi ricevendo consensi molto positivi da chi li ascoltava, assieme ad Alberto Mantovani di Alman Music, ci siamo decisi a pubblicarlo. L'album è composto da 12 tracce, le 11 improvvisazioni e la dodicesima che è semplicemente una personale interpretazione del tema Moon River di Henry Mancini (colonna sonora del film “A colazione da Tiffany”) una delle melodie che ho più a cuore. L'album porta il titolo "Inside Piano" non a caso. E'un album introspettivo e suonato pensando di essere all'interno del pianoforte come se io stesso fossi avvolto e ispirato dal suo suono.

Se lo dovessi associare a degli stati d'animo?

Gli stati d'animo che si possono susseguire sono molti e per ogni brano ce n'è più d'uno:  preferisco lasciare alla fantasia dell'ascoltatore le associazioni.

E musicalmente quali particolarità ha l'album "Inside Piano"?

Essendo brani improvvisati la scelta delle note è stata sempre istintuale legata  al suono e al fraseggio che stava via via prendendo vita. La cura del suono, dell'espressività  unita all'essenzialità  e semplicità della forma e al desiderio di trasmettere un'emozione sono gli aspetti principali che hanno dato vita ai brani di “Inside piano”. Una particolarità voluta , come anche riportato sul cd stesso, è che ascoltando in ambiente silenzioso ed a volume non eccessivamente basso si ha la sensazione di essere avvolti dal suono del pianoforte come se si fosse al suo interno.

La musica oltre che farla la insegni : quanto secondo te è importante nel percorso formativo di una persona? Ha degli aspetti tarapeutici secondo te? Come la vivono i ragazzi?

La musica è fondamentale per la formazione di una persona. Le due ore settimanali fatte alla scuola secondaria di  I grado non sono sufficienti ad avere una formazione musicale adeguata. All'estero sappiamo che vi è maggior sensibilità verso la musica. Da noi l'unico modo per compensare questa situazione è iscriversi nelle scuole di musica o nei conservatori o in scuole statali che abbiano attività musicali pomeridiane. Trovo che  al di là della conoscenza musicologica e storica della musica sia venuta a mancare negli ultimi anni la consapevolezza tra i giovani di ciò che comporta suonare bene uno strumento musicale, suonare con gli altri, creare la musica ed occorre promuovere ed incentivare sempre la musica dal vivo classica, jazz, leggera...altrimenti si finisce col credere di “suonare” perchè si sta premendo play su un riproduttore di cd.
Gli aspetti terapeutici della musica sono molteplici e anch' io ho avuto modo di riscontrarlo nell'ambito scolastico. Devo confessare che anche registrare le tracce di "Inside Piano" è stato terapeutico prima di tutto per me! Per quel che riguarda i ragazzi di oggi credo che  vivano la musica in maniera piuttosto confusa. Grazie al web hanno accesso a tutto e molto velocemente. Questo è positivo ma si crea  un problema: spesso ascoltano un sacco di cose diverse ma non approfondiscono nulla e si fermano in superficie.

Messaggio promozionale: dacci tre buone ragioni per acquistare "Inside Piano" (regalarlo a Natale?) e soprattutto dove/su quali canali è possibile farlo.

Primo motivo: credo che questi brani, se ascoltati con attenzione, trasmettano emozioni. Secondo: perchè credo e spero abbiano un certo potere evocativo in chi li ascolta.  La terza ragione: perchè il suono che ho cercato di ottenere, se unito ad un ascolto adeguato (come ho già spiegato) crea questa sensazione avvolgente come se si fosse dentro “inside” al pianoforte E' possibile acquistare ”Inside piano”  sia in supporto compact-disc (ordinandolo direttamente dal sito almanmusic.com) e presto in  alcuni negozi emiliano-romagnoli,
ma anche in formato digitale su iTunes, Spotify, Google Play e Deezer.

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