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Cronaca

Antimafia: case, terreni e auto per 500 mila euro posti sotto sequestro

Erano di proprietà di uno colluso con la Cosca di Cutro, residente a Reggio Emilia, già arrestato nell'ambito del processo Aemilia

Già arrestato nell'ambito del processo anti-mafia Aemilia, si è visto ora sequestrate beni mobili e immoili per un valore di circa 500 mila euro perchè il Tribunale ha "valutato la sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato". Il provvedimento è stato eseguito dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bologna  nei confronti di Pasquale Brescia, 49enne pregiudicato, calabrese ma residente a Reggio Emilia. Nello specifico sono stati sequestrati  un immobile a Milano, un'auto e vari terreni a Cutro (KR).

Proprio da Cutro, il 49enne si era trasferito  oltre 20 anni fa a Reggio Emilia dove - riferisce la Dia - aveva sviluppato cointeressenze in diverse imprese edili ed immobiliari. Infine, el 2015 era sato tratto in arresto per associazione mafiosa nell’ambito della più grande operazione contro le infiltrazioni mafiose in Emilia (che ha visto oltre 200 arresti) .

L'arresto era avvenuto perchè per il Gip, Brescia "mettendo a disposizione degli altri associati la propria capacità affaristica, nonché la sua influenza nell’ambito del sistema economico emiliano, ha permesso di agevolare le attività illegali dell’organizzazione criminale". 

Lo stesso si sarebbe reso disponibile della costituzione di un gruppo di imprese per la costruzione di villaggi turistici, impianti eolici e fotovoltaici in Calabria, "nella piena consapevolezza - rileva la Dia - del coinvolgimento diretto della cosca di Cutro .
Salle indagini sarebbe anche emerso che lo stesso abbia partecipato a un "summit nel quale è stato stabilito un patto per porre in essere una controffensiva mediatico-politica e conseguentemente salvaguardare gli interessi economico-criminali della consorteria, in quel frangente oggetto di numerose interdittive antimafia e di un’attenzione mediatica che evidenziava le infiltrazioni criminali nell’economia reggiana".
Infine, riferiscono gli investigatori , è stato riscontrato come abbia compartecipato al "reperimento di voti, nei sensi indicati dalla consorteria, nel corso della campagna elettorale per il sindaco di Parma del 2012". 

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