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Cronaca Savena / Via Emilia Levante

Via Emilia Levante: occupati i locali sopra il Dima, in 100 trovano casa

Hanno occupato il residence sopra l'ex centro commerciale, nei pressi della stazione Mazzini. Sono famiglie, con bimbi piccoli al seguito e molti giovanissimi

Nuova occupazione abusiva in via Emilia Levante 10. Circa un centinaio di persone oggi hanno 'messo le tende' nel residence che si trova sopra il centro commerciale Dima, nei pressi della stazione Mazzini, dove restano solo pochi esercizi aperti. E' la riposta della "coalizione internazionale migranti e rifugiati" ad una situazione di emergenza abitativa sempre più pressante in città

Il blitz è avvenuto questa mattina, intorno alle 6. Le guardie giurate hanno allertato sul posto la polizia, che è intervenuta sedando la querelle in atto tra i vigilantes e gli occupanti.

In buono stato il residence, che pare sia vuota da circa due anni. A parte la necessità di una profonda pulizia, presenta camere in ottime condizioni, con mobili, elettrodomestici e  materassi nuovissimi. E' una struttura ampia, luminosa. Gli occupanti stanno prendendo posto, pian piano vengono 'censiti', poi tenteranno di sistemarsi, dividendosi per ora nelle 26 camere del primo piano.  Sono un centinaio di persone: molti giovani, diverse famiglie, alcune con bimbi piccoli al seguito (due hanno appena dieci mesi). C'è qualche italiano, ma per lo più si tratta di cittadini stranieri, tra cui anche diversi rifugiati. Tutti uniti da una comune necessità, un tetto sotto il quale trovare riparo. 

L'occupazione odierna arriva proprio dopo i due, recentissimi, tentativi sequestro (falliti) negli immobili di via De Maria e via Fioravanti (ex-Telecom). Si tratta di due tra le maggiori realtà di occupazione abusiva a scopo abitativo in città, realizzate con l'appoggio del collettivo Social Log, che proprio in queste ore fa sapere di essere pronto a tornare in piazza per ribadire il diritto alla casa. Il collettivo rivendica l’abolizione dell’articolo 5 del Piano Casa, la difesa delle occupazioni abitative e la fine degli sgomberi e una moratoria immediata degli sfratti. Non da ultimo, si chiede che vengano "riconosciute le buone pratiche di autorigenerazione di stabili privati e pubblici sfitti, deteriorati e non utilizzati da anni; l’accesso alle graduatorie ERP ad Isee zero e il blocco della svendita e della privatizzazione del patrimonio dell’edilizia pubblica".

Residence vuoto, con tutti i comfort: occupato a scopo abitativo

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