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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Emergenza overdose, la soluzione del Dip. Antidroga: "Migliorare l'offerta terapeutica"

Allarme droga: i Radicali propongono la"camere del bico" per arginare il problema. Secco il "No" del Dipartimento Politiche Antidroga, che giudica il provvedimento: "inutile e costoso"

Bologna stretta dall'emergenza droga, che proprio nelle ultime ore ha seminato altre due vittime, trovate morte per overdose.

I Radicali dal canto loro propongono come soluzione al problema l'istituzione di "stanze per il consumo controllato", ma netto arriva il "No" da parte del Dipartimento Politiche Antidroga di Palazzo Chigi, che senza mezzi termini esprime la sua avversione, giudicando la proposta del tutto "inaccettabile".

"Non vi è alcuna evidenza scientifica consolidata aldilà delle dichiarazioni non adeguatamente supportate, che le camere del buco possano essere in un territorio con un sistema sanitario avanzato come quella della regione" Emilia-Romagna, "efficaci per prevenire i decessi per overdose. Varie esperienze hanno dimostrato, che spesso queste strutture, vengono molto poco frequentate dai tossicodipendenti".

LA POPOSTA DA PALAZZO CHIGI - A giudizio del Dipartimento, "esistono invece, fortissime evidenze scientifiche consolidate da anni, che la mortalità per overdose si riduce moltissimo aumentando e rendendo più accessibile l'offerta terapeutica compresa quella farmacologia. Inoltre, proporre, l'apertura di camere del buco, avviene in violazione delle convenzioni internazionali ONU in materia".

Inoltre, viene osservato, in una città come Bologna dal territorio particolarmente vasto, "tali siti dovrebbero essere multipli, disposti su tutta la città e presidiati da operatori specializzati 24 ore al giorno e con misure di sicurezza elevate. Questo comporterebbe dei costi elevatissimi sottraendo investimenti importanti a programmi socio - sanitari di cura e riabilitazione, che se ben eseguiti e tempestivamente attivati, comporterebbero la forte riduzione del rischio di overdose oltre che di acquisizione di infezioni quali Hiv, Epatiti e Tbc".

Pertanto, viene aggiunto ancora, proporre, l'apertura delle camere del buco, in un contesto sanitario come quello emiliano-romagnolo appare "assolutamente inadeguato, non sostenibile e inaccettabile anche dal punto di vista etico. La soluzione, va cercata nel miglioramento dell'offerta terapeutica e nella valorizzazione e nel supporto concreto dei dipartimenti delle dipendenze e degli operatori di prevenzione su strada". Ad ogni modo, conclude la nota del Dipartimento, "ci auguriamo, alla luce dei casi di overdose registrati che sia il comune di Bologna, che la regione si attengano alle convenzioni ONU in materia e soprattutto incentivino ancora di più l'offerta di cure immediate alle persone tossicodipendenti".
 

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