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Cronaca

Ausl, i direttori sanitari si schierano con Fioritti: "Dimissioni assurde"

I direttori delle aziende sanitarie della regione: "Un nostro collega stimato costretto a dover abbandonare il suo ruolo, impossibilitato a proseguire con la dovuta serenità"

E' una levata di scudi generale quella dei direttori di tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere dell'Emilia-Romagna contro l'Ordine dei medici di Bologna e in difesa di Angelo Fioritti, che nei giorni scorsi ha dato le dimissioni da direttore sanitario dell'Ausl di Bologna.

Fioritti ha deciso di fare un passo indietro dopo la sospensione disciplinare comminata dallo stesso Ordine, da tempo impegnato in un braccio di ferro con la Regione sulla riforma del 118. La presa di posizione dei direttori finisce, dunque, per isolare di fatto l'Ordine dei medici di Bologna.

In una nota congiunta, i direttori parlano di "grave provvedimento di sospensione" ai danni di Fioritti, sottolineando come l'Ordine di Bologna sia "unico in regione" ad aver assunto questa decisione. "Nel testimoniare la nostra stima nei confronti di Fioritti, conosciuto da noi tutti per la sua professionalita' e integrita' - scrivono i direttori delle aziende sanitarie della regione- riteniamo necessario ribadire che e' inaccettabile che vengano puniti i singoli professionisti per aver adempiuto alle indicazioni formalizzate in atti pubblici da parte della istituzione preposta e cioe' la Regione. Si prende atto che questo comportamento da parte dell'Ordine di Bologna, peraltro gia' adottato sempre e solo da questo ordine anche su professionisti del 118, ha portato oggi un nostro collega stimato a dover abbandonare il suo ruolo, impossibilitato a proseguire con la dovuta serenita', in quanto oggetto di un attacco personale immotivato e incomprensibile".

Le dimissioni di Angelo Fioritti da direttore sanitario dell'Ausl di Bologna "fanno male, perche' per un'Azienda che funziona bene come questa era importante avere un direttore innovativo, intelligente e disposto al dialogo". Questo il commento, rilasciato a margine di una conferenza stampa a Bologna, del direttore facente funzioni dell'Azienda Paolo Pandolfi, secondo cui Fioritti, che ha lasciato dopo essere stato sospeso per sei mesi dall'Ordine dei medici, "e' diventato un capro espiatorio in una vicenda che non avrebbe dovuto toccare singole persone". Il riferimento e' alla decisione che ha portato alla sospensione di Fioritti, vale a dire quella di applicare la riforma regionale sul 118, che prevede tra le altre cose anche la presenza in servizio di ambulanze con soli infermieri (specializzati) a bordo. Una vicenda che porta Pandolfi ad auspicare che "in futuro si definiscano meglio i confini tra le Istituzioni, in modo che ognuno possa fare al meglio il proprio lavoro".

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