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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Lucchetti agli studentati: "Chiuso per decreto Profumo"

Domani il giorno decisivo per il decreto: il sindacato degli Universitari di Bologna mette lucchetti simbolici (di carta) per richiamare l'attenzione di Dionigi ed Errani

Sindacato degli Universitari di Bologna: "Abbiamo deciso di porre dei lucchetti simbolici alle porte degli studentati bolognesi per richiamare l’attenzione sulla scoraggiante proposta CONTRO il diritto allo studio del Governo dimissionario Monti-Profumo. Domani giovedì 7 febbraio si terrà la conferenza Stato-Regioni decisiva per le sorti del decreto, per questo studenti universitari e medi di tutta Italia stanno portando avanti la massima mobilitazione per contrastare la proposta di Profumo. Infatti se davvero passerà il decreto del Governo dimissionario, il diritto allo studio sarà più che mai inaccessibile".

Ecco le principali modifiche previste dal decreto, che denunciano i ragazzi:

1. I requisiti di merito per ottenere la borsa di studio aumentano del 40% e in alcuni casi addirittura raddoppiano (da 20 a 35 CFU in più da conseguire per il primo anno, da 25 a 35 per il secondo, da 80 a 90 per il terzo, da 135 a 150 per l’ulteriore semestre dopo il terzo anno della triennale; per la magistrale da 20 a 40 per il primo anno, da 30 a 40 per il secondo e da 80 a 100 per l’ulteriore semestre);

2. L'importo della borsa di studio è tagliato sensibilmente, basti dire che lo studente fuorisede dovrà acquistare i testi universitari, affrontare le spese della mobilità e vivere con soli 1.210 euro netti (mille in meno della borsa attuale);

3. Sono introdotti vincoli di età: non ci potrà iscrivere a una triennale oltre i 25 anni e a una magistrale oltre i 32;

4. Le spese del primo anno potranno essere totalmente a carico dello studente a causa della stabilita erogazione della borsa in un’unica rata, ad agosto, senza anticipi, nel caso in cui la Regione garantisca mense e alloggi;

5. E' eliminata la possibilità di usufruire del bonus di copertura per problemi imprevisti.

DIONIGI SI OPPONGA AL DECRETO. "Abbiamo tempo fino a domani per fermare questo iniquo provvedimento". Non solo le tante associazioni UdU studentesche ma anche i rettori degli atenei devono assumere finalmente una posizione decisa e reale contro questa mancata politica del diritto allo studio. Pertanto chiediamo al Rettore Dionigi di opporsi con forza e con coraggio al decreto,  spianando la strada ai rettori di tutti gli atenei italiani, se davvero non vogliamo, citando lo stesso Dionigi,  la “Caporetto dell’Università pubblica."

AL RETTORE: "IL DECRETO E' DISCRIMINATORIO". "Facciamo inoltre notare al Rettore - prosegue la nota del sindacato degli Universitari - che il decreto va a creare una sostanziale discriminazione tra le aree geografiche del paese: infatti vengono imposte delle soglie massime di ISEE diverse fra nord, centro e sud oltre le quali agli studenti è negata la borsa di studio. Gli studenti del sud che non rientreranno nella rispettiva soglia ISEE di 14.300 euro dove si sposteranno, intuitivamente? Al nord, dove la soglia ISEE è invece di 20.000 euro. Si creerà allora un esodo di studenti da sud a nord, molti dei quali sicuramente sceglieranno proprio Bologna. Sempre più studenti faranno richiesta per la borsa di studio a Bologna e il fenomeno degli idonei non assegnatari non sarà più contenibile. Cosa diremo a questi studenti? Come si pensa di affrontare questa assai probabile eventualità?

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