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Cronaca Casalecchio di Reno

Assistito contro i servizi sociali: replica all'ASC, si va per vie legali

Una denuncia, la risposta dell'ASC e ora una contro-replica da parte di Alberto Coppini: "Voglio vedere i diplomi degli assistenti domiciliari"

Un racconto-denuncia da parte di un disabile, Alberto Coppini, e la risposta dei servizi sociali di Casalecchio di Reno, volta a chiarire modalità di lavoro degli operatori e le attività delle cooperative sociali.  "Ma non hanno risposto alle mie domande" la contro-replica di Coppini, arrivata dopo la lettura della dichiarazione del direttore ASC Elisabetta Scoccati su Bologna Today: e ora è stato assoldato anche un avvocato per sostenere le denunce di Alberto Coppini.  

"Cosa ne penso della replica di ASC? In due parole: hai mai sentito un oste parlare male del suo vino?". Alberto Coppini contro-replica la risposta dei servizi sociali di Casalecchio di Reno: "La replica di ASC mi ha sconcertato e indignato, tanto più perchè è stata redatta dalla direttrice, che ritenevo una persona affidabile e corretta. Intendo dire che ha glissato sui problemi più importanti, cercando di attribuire a me la responsabilità delle vergognose carenze delle cooperative Dolce e Ada. Già, perchè le coperative non hanno risposto personalmente? Forse la direttrice temeva che facessero altri pasticci? Eppure io ho scritto più volte al presidente della Dolce e più volte alla Dolce impersonalmente, senza mai avere una risposta. Ma...tutta questa gente è solo maleducata o non sa che dire? O entrambe le cose?"

"Ritornando alla replica della Scoccati pubblicata da Bologna Today, costei ha fatto un lungo elenco autocelebrativo dei suoi presunti meriti (un pò gonfiato) sorvolando sui due punti principali, vale a dire le mie richieste: di risarcimento per essere stato messo su una carrozzina a causa della mancanza di professionalità di due assistenti rispettivamente Dolce e Ada; di esibizione delle qualifiche di tutti gli operatori con indicazione della data di acquisizione" conclude Coppini riferendosi ai diplomi di cui si chiede "prova".

LA CADUTA IN CASA E LA DENUNCIA CONTRO  GLI ASSISTENTI. "In merito alla caduta che mi ha causato la carrozzina è vergognoso sentirsi dire, come ha fatto la Scoccati, che "il fatto va provato". Non basta la telefonata al 118? Cosa vuole di più, forse il filmato della mia caduta mentre gli assistenti chiacchieravano di fianco a me? Non è forse vero, come conferma il mio avvocato, che gli operatori sono responsabili della incolumità dell'assistito? Non è forse vero, come dice l'avvocato, che gli operatori devono "vigilare"? Non è forse vero che, se uno cade rovinosamente a terra senza che gli operatori intervengano, ciò significa che gli operatori non erano attenti pur essendo presenti? Questa è la prova, non occorre altro!"

I TEMPI DELLA DENUNCIA. "Vuole anche sapere perchè non ho fatto subito la denuncia? Si rilegga la mia intervista!  E poi mi spieghi una cosa: se la legge mi dà 10 anni di tempo, perchè non posso aspettare fino alla scadenza del termine? In fin dei conti non sono ancora passati due anni.
Mi sia poi consentita una chiosa finale a questo primo argomento di discussione: se lei  avesse un figlio disabile condannato alla carrozzina per l'imperizia di due operatori di cooperative, come reagirebbe di fronte alla frase "il fatto va provato"?"

ATTESTATI DI QUALIFICA: MENO QUALIFICHE PER STIPENDI PIU' BASSI? "In merito alla mia richiesta di vedere con i miei occhi gli attestati di qualifica di tutti gli operatori che sono entrati in casa mia nel corso degli anni, il motivo è più che chiaro. E' infatti di dominio pubblico che le cooperative (a differenza degli enti pubblici) assumono spesso e volentieri personale non qualificato per poterlo pagare meno. I comuni a loro volta, pur sapendolo, si affidano alle cooperative perchè ci risparmiano. Tutto va bene finchè non salta fuori una grana, nel qual caso i comuni devono, per salvare la faccia e non solo, fare muro di protezione per le cooperative stesse sostenendo (finchè ci riescono) che "le qualifiche ci sono".

"E' probabile che non tutte le cooperative si comportino così, ed è altrettanto probabile che non tutti i comuni siano complici di questo malcostume. Ma poichè un vecchio detto recita "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", io non mi fido e voglio verificare di persona. Ho fatto questa richiesta più volte per iscritto sia alle cooperative sia al comune di Casalecchio (rappresentato da ASC insieme) e nessuno mi ha mai risposto. Hanno qualcosa da nascondere? Se sono in regola, come afferma nella replica su Bologna Today la Signora Scoccati, perchè non vogliono mostrarmi queste benedette qualifiche complete di data di acquisizione? Ma sono veramente in regola? Così afferma ASC sul giornale per bocca della sua dirigente. Quella stessa dirigente che, nel lungo incontro senza testimoni del 26 agosto scorso, mi disse che avrebbe subito dato disposizione per una pronta acquisizione presso le cooperative delle qualifiche del loro personale, aggiungendo che le cooperative stesse garantivano personale qualificato o "in via di qualificazione". Chiaro no?"

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