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Cronaca Centro Storico / Via Guglielmo Oberdan

Sceso dalla gru l'uomo che voleva uccidersi, la gente: "La minaccia non è la strada giusta"

E' finita bene la vicenda che ha paralizzato via Oberdan per tutta la mattina e che ha visto un uomo disoccupato e sfrattato minacciare di gettarsi: sceso dopo ore di trattative

E' arrivato in via Oberdan già alle 4 di questa mattina ed è salito su una gru di un cantiere edile proprio di fronte all'angolo con via Altabella. Uno striscione con scritto: "Senza lavoro e senza casa, cosa rimane ai nostri figli?", un tablet, un telefono cellulare e abbigliamento pesante per la notte: tutto lasciava intendere che non avrebbe ceduto facilmente. Solo dopo diverse ore l'uomo (disoccupato, 37enne,  originario della provincia di Latina) è stato convinto a desistere: al termine di una trattativa con le forze dell'ordine ha prima lanciato a terra lo zaino e lo striscione che aveva appeso, quindi è sceso. Antonio Della Rocca (questo il suo nome) è stato poi soccorso e assistito.

I COMMENTI DELLA GENTE: COMPRENDIAMO LA SITUAZIONE. "Povero uomo - i commenti dei passanti che vedendo la strada chiusa hanno chiesto notizie sull'accaduto - come lui in troppi senza lavoro. Bisogna chiedere il conto ai politicanti unici responsabili di questa situazione". "Speriamo finisca bene. I tetti delle case potrebbero essere affollati visti tutti i nuovi poveri che abbiamo in Italia". Ma non tutti si dimostrano favorevoli a modalità di protesta così estreme: "Non credo che la minaccia sia la strada giusta per ottenere qualcosa: bisognerebbe lottare tutti insieme, scendere in piazza e dire no a un sistema che non funziona e non agire da singoli in preda alla disperazione di un istante: un po' di clamore all'inizio, qualche articolo di stampa, l'interesse dell'assistenza sociale e poi tutto nel dimenticatoio".

TANTI CASI NEGLI ULTIMI MESI. Episodi simili sono ormai all'ordine del giorno: a partire dall'uomo che, a Cadriano, si era cosparso di alcol e minacciava di darsi fuoco proprio davanti a un creditore che gli doveva 60 mila euro, il disoccupato disperato che, in mutande e in cima a una gru, era rimasto a penzoloni per lungo tempo chiedendo aiuto. Una storia analoga finita molto peggio, quella di Alessandro Comani, trovato morto suicida per motivi economici nella sua casa di via Irnerio.

I SINDACATI. Il sindacato di base Asia-Usb con una nota ha espresso solidarietà all'uomo salito su una gru in mattinata a Bologna, un ''disoccupato sotto sfratto che oggi ha deciso di reagire e di non subire passivamente l'ennesima ingiustizia''. ''Questa triste storia - prosegue Asia - è solo l' ultima dimostrazione che il problema degli sfratti è reale ed impellente anche nella nostra città e solo ciò che noi chiediamo da anni, una moratoria sugli sfratti, potrebbe alleviare, gli esiti catastrofici che questa crisi sta scaricando sulle gente comune''.

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