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Martedì, 23 Aprile 2024
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Mafie, Don Ciotti all'Unibo: "Per l'università è stata una giornata ricca"

Nell'Aula Magna del Dipartimento di Fisica e Astronomia Don Ciotti, Presidente dell'associazione Libera, ha partecipato all'incontro, dal titolo "L'antimafia sociale: uno strumento di formazione, denuncia e azione", organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza dell'Università di Bologna, all'interno del corso di Mafie e Antimafia. La lettera entusiasta di una lettrice

Nell'Aula Magna del Dipartimento di Fisica e Astronomia  Don Luigi Ciotti, Presidente dell'associazione Libera, ha partecipato all'incontro, dal titolo "L'antimafia sociale: uno strumento di formazione, denuncia e azione", organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza dell'Università di Bologna, all'interno del corso di Mafie e Antimafia della prof.ssa Stefania Pellegrini, in collaborazione con il Collegio Superiore.

Per l'università di Bologna è stata una giornata "ricca". Dice Manuela Sucameli che riassume  l'esperienza in una lettera che riportiamo integralmente.

"Si proprio cosi, un pomeriggio intenso e pieno di   umanità, di cultura , di speranza e con qualche nota di richiamo verso noi giovani, di un richiamo inteso come un rimprovero positivo o uno scossone al pari di una vivacissima e sonora sveglia. Ieri, al dipartimento di fisica Augusto Righi di Bologna, c'era Don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera contro le mafie. Don Ciotti, era la prima volta che lo vedevo in vita mia ed è stato subito "amore". L'umiltà,  gente,  l'umiltà  fatta persona , l'umiltà persononificata da un uomo cosi grande , cosi incredibile, ma che come prima cosa si presenta a noi , platea di giovani in un aula magna,  come un uomo "piccolo" ed emozionato  di fronte al clamoroso numero di studenti. Don Ciotti ci  parla di tante cose, ci invoglia, ci spinge ad essere migliori. A non essere semplicemente una società Civile,  "perché sarebbe come dire che l'acqua è bagnata" , ma ad essere una società civile e Responsabile, perché è dalla responsabilità che nasce la legalità. Aspira ad un mondo pulito, senza corruzione , senza mafia, nel quale i cittadini operano con responsabilità e quindi con coscienza ed è qui che cita il Laudato Sì di  Papa Francesco,  : " bisogna prendere dolorosa coscienza e osare trasformare in  sofferenza personale quello che accade al mondo !" . Insomma , ci parla di un cambiamento che deve venire dal basso , ma soprattutto da dentro , perché quando la voglia di aiutare e trasformare questa società c'è ed è interiorizzata , non andrà mai via, non scemerá"Invita tutti noi a fare buon uso della piu grande biblioteca  esistente, cioè internet. Di fare ricerca, ma di non soffermarci sulla superficialità delle cose,  di andare in profondità e non trovare, ma CERCARE la verità!  Perché è la curiosità e la cultura e il sapere che sono il motore di una società civile e responsabile. È una colta coscienza che spinge ad un comportamento etico, non inteso come un di più,  non considerato come un obiettivo tra gli altri, ma come un comportamento che deve fare da sfondo ad ogni progetto, ad ogni investimento, ad ogni scelta strategica, perché il codice penale è ormai strumento necessario, ma non sufficiente. L'etica deve espletarsi in comportamenti quotidiani per renderci piu umani e autentici. "Non parliamo di Etica delle professioni" afferma Don Luigi, " ma di etica come professione,come base di vita personale e professionale.

" E continua "Il nostro lavoro etico è  quando non prestiamo il fiato a scorciatoie , a compromessi , alle prepotenze di chi vuole calpestare i diritti in nome dei privilegi!". E in fine, ci racconta degli eroi dell' antimafia , gli eroi  che sono state anche vittime di questa. E di Libera, di come questa associazione non opera per un interesse personale, bensì  di quello della collettività,  di come è stato ed è ancora difficile sfruttare al meglio le risorse dei beni confiscati alla mafia. Ci confida della minacce di morte ricevute , ma senza battere ciglio,  acclama i suoi ragazzi della scorta e ricorda quelli che hanno sacrificato la loro vita, sottolineando che "non sono semplicemente i ragazzi della scorta" , ma che hanno dei nomi e dei cognomi e che sono anche loro degli eroi. Grazie Don Luigi Ciotti, grazie per la tua dose di umanità e per la tua infinita fiducia nella nostra generazione. Un plauso va anche all'università di Bologna per l'opportunità di crescita personale , che ha sicuramente segnato indelebilmente il bagaglio culturale e non solo, di ogni studente che ha partecipato all'incontro.

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