rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bazzano

Donna incinta avvelenata dal compagno: "Consapevole del gesto ignobile, pentito e provato"

Intervista all'avvocato dell'uomo, ora in arresto: "Comprendiamo perchè il gip lo voglia tenere in carcere invece che ai domiciliari". E racconta cosa ha spinto il suo assistito all' "ignobile gesto"

E' cosciente e vigile la donna all'ottavo mese di gravidanza finita nel reparto rianimazione dell'Ospedale Maggiore dopo che il compagno le ha fatto bere una sostanza tossica, versata in una bibita gassata per farle perdere il bimbo che ha in grembo perchè affetto da una malattia genetica fortemente debilitante. I suoi familiari non la lasciano un minuto e ora che le sue condizioni e quelle del bimbo sono stabili si attendono aggiornamenti, che saranno fondamentali anche per le accuse rivolte al fidanzato Andrea Degli Esposti, al momento di lesioni gravissime e tentata interruzione di gravidanza.

Giulio Cristofori, il legale che difende l'uomo insieme al collega Raffaele Merangolo, spiega che il 35enne e la vittima stavano insieme da qualche mese, ma che fin da subito si erano trovati d'accordo nella volontà di avere un bambino: "Il mio assistito, consapevole del suo gesto ignobile e non giustificabile - spiega l'avvocato - è pentito e provato. Chiede in continuazione notizie sulle condizioni della donna". 

Avvocato, si è detto che il bambino è affetto da una malattia rara e che proprio per questa ragione l'uomo si sarebbe spinto a tanto? "Sì. Quello che inizialmente era un rischio prevedibile per via di una sindrome ereditaria è diventato certezza dopo l'amniocentesi, esame che ha confermato una malattia genetica grandemente invalidante e degenerativa, che comporta delle malformazioni alle gambe e la perdita graduale nel bambino della vista e dell'udito. Questa sarebbe la ragione che lo ha portato al gesto ignobile". 

Erano consapevoli di ciò anche all'inizio della gravidanza? "Si sapeva che se fosse stato maschio avrebbe avuto il 100% delle possibilità di esserne affetto e il 50% se fosse nata femmina. Ma la mamma ha sempre manifestato fermezza nel voler portare avanti la gravidanza".  

Dal punto di vista tecnico, qual è la situazione attuale del suo assistito? "Il gip Domenico Panza ha disposto che Degli Esposti resti in carcere, mentre noi avevamo chiesto i domiciliari. E' stata dunque convalidata la custodia cautelare in carcere anche per il pericolo di reiterazione del reato. Decisione che noi comprendiamo. Direi che non chiederemo il riesame. Ad oggi deve rispondere delle accuse di lesioni gravissime (la pena va dai 6 ai 10 anni) e di tentata interruzione di gravidanza, che è un aggravante. L'accusa potrebbe diventare per lesioni gravi e la pena potrebbe venire ridotta di qualche anno". 

Il che dipende dalle condizioni della vittima...giusto? "Corretto. Se nessuno degli organi fosse irreversibilmente compromesso, allora da lesioni gravi, si passerebbe all'accusa di lesioni gravissime. A prescindere da questo, quello che ci auguriamo noi e quello che si augura anche il nostro cliente, è che lei stia meglio e che non subisca dei danni permanenti. Questo va sopra ogni altra cosa". 

Lui sa che rischia di perdere il lavoro? Ha visto i suoi genitori? Loro come l'hanno presa? "Sì, sa che perderà il suo lavoro. Ma per lui è quasi meglio così, dopo quello che è successo. Forse ricominciare da zero. I suoi genitori non hanno ancora avuto il permesso di vederlo. Sono persone semplici, anziane. Vivono in un piccolo paese e hanno difficoltà a capire alla perfezione tutto ciò che sta accadendo. Un figlio, nonostante tutto, non si abbandona mai". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Donna incinta avvelenata dal compagno: "Consapevole del gesto ignobile, pentito e provato"

BolognaToday è in caricamento