Per un debito di droga non saldato, circa 200 euro per dosi di eroina, in quattro hanno rapito in strada un giovane ucraino, lo hanno portato all'interno di un camper nell'ex mercato ortofrutticolo di via Fioravanti, e lì lo hanno tenuto prigioniero per circa otto ore, fino a quando la madre di lui non ha acconsentito ad incontrarsi con loro e consegnare una parte della somma.

ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE DOPO I FATTI DI AGOSTO. E' successo il 10 agosto scorso e al giovane straniero i nordafricani, oltre a colpirlo con calci e pugni, iniettarono in vena stupefacente, spruzzarono sul viso una sostanza urticante e lo minacciarono con una bottiglia di vetro rotta e un coltello. Nei giorni scorsi il pm Enrico Cieri, che ha coordinato le indagini della IV sezione della squadra mobile della polizia, ha chiesto e ottenuto dal Gip Letizio Magliaro un'ordinanza di custodia cautelare per Sami H., 43 anni, tunisino ritenuto il leader del gruppetto.

DROGATO E RAPITO PER 200 EURO. L'ucraino, 23 anni, fu liberato quella sera quando la madre consegnò circa 60 euro ai malviventi, incontrandoli nella zona di piazza dell'Unità. Per le lesioni il ragazzo ricevette una prognosi di dieci giorni. Quindi il 12 agosto denunciò il fatto in questura e da lì scattarono gli accertamenti: i poliziotti sono arrivati a identificare il tunisino, accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione e rapina pluriaggravata, grazie ad alcune telefonate che questi fece con il cellulare strappato al giovane, durante quel pomeriggio. In seguito fu riconosciuto dal giovane in fotografia. Proseguono gli accertamenti per identificare i complici. Allo straniero l'ordinanza è stata notificata in carcere, dove si trovava per altri reati.