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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Droga e ’Ndrangheta, maxi-operazione inchioda banda: nella notte 30 catture

Sgominata associazione di narcotrafficanti: l'organizzazione criminale era collegata alle consorterie 'ndranghetiste "Nirta - Strangio". Maxi-retata: impiegati 250 militari, 22 i fermi, 59 le perquisizioni

Alle prime luci dell’alba di oggi, con una maxi-retata che ha portato a 30 catture e 59 perquisizioni, sgominata banda di narcotrafficanti legata a cosche mafiose. I membri della gang, infatti, appartengono ad un’organizzazione criminale, promossa prevalentemente da soggetti di origine calabrese e collegati alle consorterie ‘ndranghetiste “Nirta – Strangio” finalizzata al traffico di stupefacenti.

GRAN DISPIEGAMENTO DI FORZE - L'operazione, ribattezzata "Marte" -coordinata dai Carabinieri di Bologna, supportati dai Comandi Provinciali di Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Ravenna, Forlì, Rovigo e Reggio Calabria - ha portato a 22 ordinanze di custodia cautelare, e 59 perquisizioni domiciliari, disposte dal G.I.P. Pasquale Gianniti, su richieste formulate dalla Procura da Procuratore aggiunto Massimiliano Serpi.

Le attività si sono svolte attraverso un dispositivo composto da oltre 250 militari del Comando Provinciale di Bologna e di altri Comandi dell’Emilia Romagna, del Veneto e della Calabria, supportate da 2 unità cinofile e da un elicottero del 13° Nucleo Elicotteri di Forlì.

LE ACCUSE  - Mentre per tre degli arrestati l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, sui i restanti grava quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle province di Bologna, Reggio Calabria, Rovigo e Ferrara.

OPERAZIONE "MARTE",  30 MESI DI INDAGINI - L’operazione, denominata “MARTE” dal cognome di uno dei promotori, prese le mosse da una mirata attività di analisi di possibili infiltrazioni mafiose calabresi nel tessuto economico - produttivo del comprensorio bolognese.
Gli investigatori del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bologna hanno avviato le attività d’indagine nel novembre 2008.

L'ORGANIZZAZIONE - Il sodalizio calabrese incentrava il proprio disegno sull’approvvigionamento in Calabria (area di San Luca) di consistenti partite di cocaina, trasportata a Bologna e quindi distribuita ad acquirenti stabili che, a loro volta, ne curavano lo smercio al dettaglio: tra gli abituali acquirenti spiccano una rappresentante per la vendita al dettaglio di ricambi per auto e il gestore di un distributore di benzina.

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