Custodia cautelare in carcere nei confronti di un 24enne calabrese, indagato, unitamente ai suoi genitori, padre 48enne e madre 47enne, per tentata estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, ai danni di due corregionali, titolari di un esercizio commerciale situato a Bologna.

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Dott. Bruno Perla, ed eseguito dai Carabinieri della Compagnia Bologna Centro, nasce da una lunga indagine avviata a gennaio, a seguito della denuncia sporta dai due esercenti presso i Carabinieridi  Bologna Indipendenza, che riferivano di aver subito diverse minacce di morte da parte del 24enne il quale, vantandosi di appartenere a una nota famiglia malavitosa calabrese e di conoscere gente della “Banda della Magliana”, aveva avanzato richieste estorsive di denaro: 500 euro al mese, fino al raggiungimento di 15.000 euro. I genitori avevano corroborato le richieste del figlio, facendo alcune telefonate intimidatorie ai commercianti.

La "sete di vendetta" nei confronti nei negozianti scaturirebbe a casua di un licenziamente, a causa di problemi legati all’uso di stupefacenti. Il 24enne è anche gravato da precedenti per reati di droga. 

E' stato rintracciato ieri notte nell’abitazione di un conoscente situata nei pressi di Ostia è stato trovato in possesso di 22,5 grammi cocaina, 5,5 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento, oltre a un’ascia nascosta in un’auto parcheggiata nelle vicinanze dell’abitazione. Per il momento è statto tradotto presso il carcere “Regina Coeli”, anche con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.