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Estragon a rischio trasloco: dovrà dare spazio al parco urbano?

Il club bolognese in autunno compirà ben 25 anni. Stamattina Lele Roveri ha parlato del rischio trasloco: "Perpubblica utilità con 6 mesi di preavviso il Comune può riprendersi l'area"

L'Estragon il prossimo autunno festeggerà i suoi primi 25 anni. Venticinque anni fatti di musica e soprattutto di rock. Ma per quel momento lo storico club bolognese potrebbe dover essere costretto a cercare una nuova casa a Bologna. Se il Parco Nord dovesse infatti davvero tornare nelle mani del Comune, per la realizzazione del bosco urbano e dell'allargamento dell'asse autostrada-tangenziale, il locale cittadino corre il rischio di dover cercare una sede alternativa.

A fare il punto della situazione è il numero uno di Estragon, Lele Roveri, questa mattina a margine della presentazione della nuova edizione di Irlanda in Festa: "Il Comune ha una convenzione in essere di quattro anni con Publieventi - ricorda Roveri - e noi col gestore abbiamo un contratto analogo. L'unica incognita è che in caso di 'pubblica utilita'', con 6 mesi di preavviso il Comune può riprendersi l'area".

Questo significa che "se viene azzerata la convenzione - sottolinea Roveri - noi torniamo precari e dovremo continuare altrove, a meno che la nostra attivita' non venga considerata complementare rispetto al progetto del Comune". Avete già cominciato a cercare un'alternativa? "No, non ci voglio neanche pensare", risponde Roveri.

Per l'Estragon, spiega ancora il patron, "l'ideale sarebbe arrivare a una convenzione autonoma col Comune, che ci garantisca di continuare l'attività li' o altrove. Se si porrà il tema, sarà la prima cosa che chiederemo di valutare". Del resto, sottolinea Roveri, l'associazione di volontariato Croce Italia, che ha sede al Parco Nord proprio vicino all'Estragon, ha una convenzione diretta col Comune. Allo stesso modo, sono legati a Palazzo D'Accursio anche gli altri rock club cittadini.

Roveri ricorda di aver già affrontato il discorso in passato con l'allora assessore Alberto Ronchi ("era lungimirante"). Ma anche l'assessore Matteo Lepore "si e' dimostrato sensibile al tema quando ci siamo incontrati per parlare del festival per i 25 anni di Estragon- sottolinea Roveri- ci ha assicurato che se le cose al Parco Nord dovessero andare male, il Comune si attivera' per trovare una soluzione".

Intanto, l'Estragon conferma che anche per l'estate 2017 nei giardini di via Filippo Re tornera' la rassegna Botanique. Nei giorni scorsi, Roveri ha incontrato il vicario dell'Alma Mater, Mirko Degli Esposti, e il delegato del rettore per la Cultura, Marco Bazzocchi, ottenendo il via libera per la manifestazione estiva. L'Ateneo, inoltre, si sarebbe anche reso disponibile a partecipare alla programmazione, facendosi carico di una serata alla settimana nella quale dare spazio ai progetti (nel campo degli audiovisivi) realizzati dagli studenti. L'edizione 2017 Botanique dovrebbe partire il 15 giugno e terminare il 22 luglio. Ma la programmazione di quest'anno sarà comunque ristretta, perche' l'Estragon dovra' fare a meno dei 13.000 euro di finanziamento che Palazzo D'Accursio erogava l'anno scorso. "Quest'anno il Comune ha deciso di dare risorse soprattutto per le iniziative nelle periferie, con modalita' diverse- sottolinea Roveri- quindi dovremo ridurre la programmazione e mettere piu' concerti a pagamento. Ma siamo anche riusciti a stringere alcune sinergie, ad esempio con la Cineteca".

(agenzia DIRE) 

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