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Cronaca

Evasione fiscale, nel bolognese imposte non pagate per venti milioni

IL conto dal 2009. A San Giovanni in Persiceto tocca invece il podio per comune con più evasione in tutta la regione: quasi sette milioni di euro, per soli 28mila abitanti

La lotta all'evasione paga: dal 2009, incassa 41,6 milioni di euro in Emilia-Romagna, con 6.280 accertamenti realizzati e un'evasione accertata di oltre 107 milioni di euro. Tutto grazie all'unione di forze anti-furbetti tra Agenzia delle entrate, Comuni, Guardia di finanza e Anci dell'Emilia-Romagna. Una strategia appunto combinata che attiva controlli e che e' andata a stanare gli evasori anche in piccoli municipi dove si annidano grosse somme nascoste al fisco.

Bologna con 2.606 segnalazioni è al secondo posto (dopo Rimini) nella classifica dei Comuni per il maggior numero di 'sospetti', che nel capoluogo hanno fatto emergere ad oggi una maggiore imposta accertata di quasi sei milioni di euro. Il municipio che in Emilia-Romagna 'vanta' il primato di maggiore evasione accertata è Reggio Emilia che, con 1.724 segnalazioni, ha fatto emergere una maggiore imposta accertata di 11,8 milioni di euro. Al secondo posto, Rimini con 7,6 milioni di euro.

Seguono San Giovanni in Persiceto, Comune del bolognese di circa 28.000 abitanti, con quasi sette milioni di euro, Modena (6,5 milioni di euro), Bologna (sei milioni di euro) e una piccola realtà, Castel San Giovanni, Comune in provincia di Piacenza di circa 13.000 abitanti, con quasi quattro milioni di evasione scoperta. A livello provinciale guida Modena, con 26,3 milioni di euro di maggiore imposta accertata, che precede Bologna (20,7 milioni di euro) e Reggio Emilia (17,4 milioni di euro).
Nel diffondere l'aggiornamento dei dati, l'Agenzia delle entrate spiega che gli ambiti dove più spesso si annidano i furbi sono quello della "proprietà edilizia e patrimonio immobiliare" (51% delle segnalazioni totali) da cui, grazie a rendite catastali e affitti non dichiarati provengono più di 20 milioni di evasione accertata.

Ma per aggirare il Fisco, tra tutti i campi di intervento, in Emilia-Romagna svetta il settore "urbanistica e territorio" (in particolare per le operazioni di speculazione edilizia), con una maggiore imposta accertata di circa 40 milioni di euro. Molto redditizie anche le segnalazioni sui "finti poveri", cioè quei contribuenti che manifestano un tenore di vita in palese contrasto con i redditi dichiarati, con i quasi 33 milioni di euro accertati. Significativa anche l'evasione nel settore "commercio e professioni", in particolare a carico di soggetti che svolgono attività commerciali completamente in nero o dietro lo schermo di associazioni (14,6 milioni di euro).

Ma appunto le segnalazioni che attivano i controlli non sono meno 'preziose': solo quelle relative all'ambito "urbanistica e territorio" determinano la parte più cospicua delle somme riscosse: oltre 20 milioni di euro, pari al 49% del totale. A livello territoriale, i proventi della collaborazione con l'Agenzia delle Entrate si concentrano in particolare nei Comuni del modenese (11,2 milioni di euro), nella provincia di Bologna (10,9 milioni di euro) e in quella di Reggio Emilia (6,7 milioni). E, dal 2012, la percentuale della compartecipazione che spetta alle amministrazioni comunali è pari al 100%. (Mac/ Dire)

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