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Cronaca

Faac: i testamenti della discordia sotto la lente del Ris di Parma, due mesi per il responso

Oggi l'incarico al maresciallo del Ris di Parma: due mesi per dare risposte sull'autenticità dei tre testamenti in circolazione

Alla fine gli uomini dalle tute bianche sono arrivati a Bologna. Questa mattina è stato confertio al maresciallo del Ris di Parma Vito Matranga l'incarico per la consulenza grafologica sui testamenti della Faac, ovvero per stabilire quale e se i lasciti sono stati vergati dal defunto Michelangelo Manini, come si vuole nel testamento detto "olografo". 

Nelle tre schede testamentarie sequestrate dalla Procura viene indicata l'arcidiocesi bolognese come erede universale del patrimonio dello scomparso imprenditore Michelangelo Manini, i cui parenti (la cugina Mariangela e lo zio Carlo Rimondi) avevano presentato un esposto sostenendo che i documenti non sono autentici e quindi sono impugnati anche in sede civile.

La consulenza dovrà dare risposte, appunto, sull'autenticità delle carte ed è stata disposta e conferita dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal pm Massimiliano Rossi, titolari di un'inchiesta per falso, a carico di ignoti. Il consulente ha chiesto 60 giorni di tempo per depositare i risultati. A tutte le parti era stato chiesto di produrre scritture utili alla comparazione, ma solamente lo studio dell'avvocato Filippo Sgubbi, che assiste la curia bolognese (parte offesa nel procedimento) ha prodotto atti legati a pratiche di successione e il passaporto di Manini.

La Procura ha disposto inoltre il sequestro di tutti gli 'specimen' di firma negli istituti bancari. Al conferimento si è presentato anche il presidente della Faac, avvocato Moschetti (indicato dalla curia per questo ruolo), che però è stato invitato ad uscire, non essendo parte in causa.
L'avvocato Andrea Moschetti - si è appreso in seguito - non era presente come presidente della Faac, bensì in quanto procuratore speciale del cardinale Carlo Caffarra, ma lo è solo per le cause civili e la Procura ha quindi ritenuto che non avesse titolo per prendere parte all'accertamento in sede penale.

IL RIS. Il servizio investigazioni scientifiche è la struttura preposta a soddisfare le richieste di indagine tecnicoscientifiche di P.G. dei Reparti dell'Arma, della Magistratura e delle altre Forze di Polizia. Attualmente, si articola su: raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), con sede a Roma, 4 Reparti Investigazioni Scientifiche, con sedi in Roma, Parma, Messina e Cagliari; 29 Sezioni Investigazioni Scientifiche, collocate nell'ambito dei Reparti Operativi dei Comandi Provinciali e collegate tecnicamente con i rispettivi R.I.S., composte da personale altamente specializzato nelle analisi di sostanze stupefacenti, negli interventi sulla scena del crimine e per il disinnesco di esplosivi.
I Reparti sono articolati in Sezioni responsabili delle singole Branche della Criminalistica: "Balistica", "Biologia", "Chimica, Esplosivi ed infiammabili", "Dattiloscopia e Fotografia Giudiziaria", "Fonica e Grafica" (Fonte: Arma dei Carabinieri).

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