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Cronaca

Facchini in piazza: 'Voi cooperate per lo sfruttamento, noi lottiamo per la dignità'

Dopo giorni di protesta, picchetti, arresti e presidi, oggi i facchini sono tornati in piazza con una manifestazione partita alle 15.30 in Piazza Dell'Unità e diretta nel centro della città

Dopo giorni di proteste, picchetti e presidi presso la sede dell'azienda Granarolo e all'Interporto, oggi i lavoratori della logistica sono tornati in piazza con una manifestazione partita alle 15.30 in Piazza Dell’Unità.

Contro Cooperative, i Unindustria e altre parti sociali, che hanno stipulato accordi con l'azienda "contro lo sfruttamento dei lavoratori puniti e licenziati per aver scioperato contro provvedimenti illegittimi che ledevano la nostra dignità di lavoratori", scrivono gli stessi facchini in una lettera alla città.

"Per la prima volta in vita mia temo per la mia incolumità personale", ha dichiarato il presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari, che in alcune occasioni ha lasciato l'azienda scortato dalla polizia.

LA CRONACA DELLA MANIFESTAZIONE.

Ore 18.30. Il corteo arriva in Piazza Maggiore. Fuochi d'artificio e conclusione.

Ore 18. I manifestanti arrivano in via Rizzoli, gridando allo sciopero. Si dirigono verso la Prefettura.

Facchini in piazza contro sfruttamento e cooperative

Ore 17. Il corteo sfila in via Indipendenza. Uno striscione tradotto in nove lingue viene calato dal Pincio: "Se toccano uno, toccano tutti".

Il corteo si è poi diretto sul ponte di via Matteotti. I manifestanti hanno lasciato una scritta con il latte sull'asfalto: 'Voi cooperative per lo sfruttamento, noi lottatori per la dignità' (GUARDA IL VIDEO).

Ore 15.30. Si sono ritrovati in piazza dell'Unità: a manifestare accanto ai lavoratori i sindacati di base USB e Si.Cobas, i colletivi studenteschi come Hobo e Cua, e poi Tpo e Crash. Sono circa un migliaio e dai megafoni interventi sia in italiano che in arabo.

PRODUZIONE PERSA. "Noi rispettiamo le leggi - avevano fatto sapere da Granarolo -  allo stesso modo chiediamo legalità da tutti, dai fornitori e dai clienti. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, la legalità è il fondamento della civiltà. Dieci mesi fa una coperativa subfornitrice della cooperativa CTL (CTL gestisce la piattaforma distributiva) ha dichiarato lo stato di crisi e deliberato l'autoriduzione dello stipendio. Un gruppo di lavoratori, anzichè dirigere la protesta verso quella cooperativa subfornitrice, ha deciso di fermare la nostra produzione e distribuzione impedendo alle cisterne di latte e ai nostri lavoratori l'ingresso allo stabilimento. Anzichè astenersi dal lavoro, aprendo una loro legittima vertenza, hanno deciso di bloccare i nostri uomini, i mezzi e le merci in entrata e in uscita dai cancelli della piattaforma dove transitano i prodotti Granarolo, mettendo in atto una serie di comportamenti che si possono configurare come reati e che siamo stati costretti a denunciare all'autorità giudiziaria, fiduciosi che avremmo avuto la meritata tutela".

CORTEO 1° GIUGNO. E' la seconda volta per i facchini in piazza. Avevano già sfilato il 1° giugno al grido di "dignità e un salario onesto" , contro la Granarolo, per l'allontamento di 41 facchini delle cooperative che operano per l'azienda.

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