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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Referendum scuole paritarie: bloccati amici su Facebook, le accuse agli avversari

Ancora più accesa la querelle fra i sostenitori dell'opzione A e dell'opzione B: tutta colpa di Facebook che ha bloccato gli amici della Fanpage. Sistema o boicottaggio?

La netiquette non è acqua: il corretto uso di Facebook entra a pié pari nella già accesa campagna per il voto referendario del 26 maggio a Bologna sui fondi comunali alle scuole private. I sostenitori dell'opzione 'B', favorevole ai fondi alle private, denunciano oggi con un post che Facebook ha bloccato al loro profilo la possibilità di fare nuove amicizie per sette giorni.

I SOSPETTI CADONO SUGLI AVVERSARI. E spargono sospetti sugli avversari: "Abbiamo risposto positivamente alle richieste di amicizia che ci sono pervenute - recita il post -, anche a quelle, naturalmente, di esponenti del comitato 'A'. Abbiamo a nostra volta chiesto amicizia. Qualcuno ha corrisposto e lo ringraziamo. Tuttavia, per l'intervento di 'qualcun altro' che ci ha segnalato come richiedenti amicizia a persone a noi sconosciute non possiamo più chiederne altre a nessuno, e quindi 'allargarci', per 7 giorni. Un tempo 'enorme' della restante campagna per il voto del 26. Chissà chi dobbiamo ringraziare per questo intollerante, e purtroppo efficace, 'mezzuccio'?".

Tutta 'ignoranza' del funzionamento di Facebook, replica divertito Marco Trotta, tra i curatori della comunicazione del Comitato Art.33 che promuove l'opzione 'A' per la scuola pubblica. "Non c'é bisogno di segnalazione - spiega - Facebook ha sistemi di rilevazione automatica dell'uso non corretto. Loro hanno aperto un 'profilo' personale invece di una 'pagina' pubblica: quest'ultima non prevede l'amicizia per ovvi motivi (é pensata per le aziende ed è meno invasiva); il 'profilo' invece permette di chiederla, ma solo a chi si conosce già. Se troppe richieste di amicizia non hanno risposta, o vengono rifiutate spiegando che non si conosce il richiedente, Facebook blocca automaticamente la possibilità di chiederne altre". Poche ore dopo, i sostenitori dell'opzione 'B' censurati da Facebook postano di aver cambiato tipo di supporto: hanno aperto un nuovo 'gruppo', al quale ci si può iscrivere, e loro invitano a farlo.

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