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Cronaca

La storia di Olamide: sola a Bologna per strada con le sue tre bambine

L'associazione bolognese "Amici di Piazza Grande" denuncia la crescita del numero di minori che vive in strada con le loro famiglie e racconta la storia di una mamma nigeriana e delle sue figlie

Olamide è una donna nigeriana senza casa che vive a Bologna con tre bambine. A raccontare la sua storia, simile a quella di tante altre donne, è l’associazione Amici di Piazza Grande, che pone l’attenzione su un fenomeno nuovo e preoccupante, la presenza in strada di famiglie con minori, e lancia un appello per aiutare Olamide. L'associazione bolognese, grazie all’attività di monitoraggio degli operatori di strada del Servizio mobile di sostegno, ha visto intensificarsi, negli ultimi sei mesi, casi finora molto rari.

UNA DELLE TANTE STORIE. Tante sono le storie di  famiglie, incontrate in giro e  in stazione:  un padre, una madre e un figlio piccolo che finiscono in strada dopo che il genitore perde il lavoro,  madre e figlia alloggiate all’Albergo del Pallone, e padre costretto a dormire in auto. “Le storie di queste famiglie – dice Alessandro Tortelli, presidente di Piazza Grande – fanno riflettere sull’urgenza di strumenti di intervento diversi per i servizi sociali comunali. Piazza Grande sta provando la via dell’autorganizzazione e della rete con altre realtà del privato sociale.”

LA VICENDA DI OLAMIDE, SOLA CON LE SUE BAMBINE. E' di qualche settimana fa la storia più difficile, che è raccontata nella rivista dell'associazione: Olamide , una donna nigeriana sola con tre bambine costretta a dormire in stazione. Prima di arrivare a Bologna, vivevano a Castel Volturno, ma dopo l’abbandono da parte del marito, la donna non è stata più in grado di pagare l’affitto.  Un’amica ha invitato le quattro donne a Bologna, ma è durata poco: di nuovo senza casa, si sono rivolte ai servizi sociali. Dopo una prima accoglienza all’Albergo del Pallone, l’unica proposta è stata il biglietto per ritornare a Castel Volturno, dove però non ci sarebbero state alternative alla vita di strada.

ALLARME INVERNO DA VALUTARE SUBITO. “Con l’arrivo dell’inverno non vogliamo rivivere i drammi del passato – continua Tortelli – È necessario pensare a un modello diverso di accoglienza che metta al centro l’autonomia abitativa ed eviti alle famiglie il dramma della separazione e al Comune spese ingenti per soluzioni temporanee e inefficaci.” Una soluzione per Olamide e le sue bambine è arrivata con la collaborazione di altre associazioni:  l’associazione Ventaglio di Orav ha in gestione tre monolocali, assegnati dall’Istituzione per l’inclusione sociale Serra Zanetti (anche Piazza Grande ha questa disponibilità ma attualmente gli appartamenti sono pieni), ma ha difficoltà ad arredarli. Piazza Grande si offre di trovare i mobili e di renderli abitabili con il lavoro della cooperativa La Strada, chiedendo in cambio al Ventaglio di ospitare per tre mesi la famiglia nigeriana. Inoltre, con l’aiuto dell’Antoniano, della Caritas e di Padre Marella arriva il necessario per mangiare, e così venerdì 28 settembre la famiglia entra nell’appartamento.

Olamide ha bisogno di un forte sostegno per tenere insieme la sua famiglia e avviarsi verso l’autonomia abitativa ed economica. Piazza Grande non ha le forze per mantenere da sola questo impegno. Per questo lancia un appello alla città per una raccolta fondi. Ogni euro raccolto sarà destinato alla famiglia, in completa trasparenza, con l’impegno a rendicontare pubblicamente le spese. A questo scopo l’associazione ha aperto un conto specifico in cui chiunque può versare qualunque somma.
 

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