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Cronaca

Responsabilità medica: Federconsumatori scrive ai Parlamentari emiliani-romagnoli

Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di quattro sanitari del Maggiore, per un'errata trasfusione, Federconsumatori scrive una lettera ai parlamentari sul DDL 224: 'Lesivo dei diritti del paziente a ottenere giustizia in caso di cattive pratiche'

All'indomani dell'iscrizione nel registro degli indagati di quattro sanitari, medici e infermieri dell'ospedale Maggiore, per l'errata trasfusione ai danni di un 45enne, Federconsumatori Emilia-Romagna scrive una lettera aperta ai parlamentari sul DDL n. 224 responsabilità medica. 

L'associazione si dice preoccupata per i contenuti del Disegno di Legge, approvato il 29 gennaio "perché lesivo dei diritti del paziente ad ottenere giustizia in caso di cattive pratiche mediche e sanitarie". 

ll Presidente regionale Marcello Santarelli ha scritto e inviato una lettera a tutti i parlamentari emiliano-romagnoli per chiedere un impegno, nei prossimi passaggi parlamentari, a reintrodurre maggiore equilibrio tra le figure professionali mediche e i cittadini pazienti. 

Federconsumatori Emilia Romagna ritiene che il DDL possa aprire la strada a importanti modifiche alla responsabilità del medico sia da un punto di vista penale, poiché non sarà più responsabile neppure per colpa grave se rispetta le linee guida, sia dal punto di vista civile "prevedendosi la natura extracontrattuale della responsabilità dei medici non liberi professionisti, con conseguente inversione dell’onere della prova e dimezzato del termine di prescrizione. La responsabilità extracontrattuale è estesa anche ai medici di famiglia e alle strutture socio sanitarie. Si prevede, inoltre, che l’Istituto Superiore di Sanità avrà un ruolo importante nell’elaborazione delle linee guida", si legge nella lettera. 

Diversi gli aspetti che incontrano la contrarietà di Federconsumatori: in particolare il dimezzamento dei termini di prescrizione, la limitazione della quantificazione del danno, l'inversione dell'onere della prova nel caso in cui il cittadino ritenga di dover chiamare in causa non solo la struttura sanitaria, ma anche il professionista, poiché in questo caso tale onere incomberebbe sul paziente. Si tratta di aspetti dirimenti che rischiano di recare forte squilibrio a svantaggio dei pazienti. Federconsumatori chiede pertanto ai parlamentari di valutare attentamente le conseguenze per i cittadini del provvedimento approvato alla Camera affinché si possa dare tutela, assistenza e un equo risarcimento ai cittadini danneggiati da malpractice sanitaria e chiede che nei prossimi passaggi parlamentari vengano introdotte modifiche che ripristinino il diritto alla giustizia per i pazienti.

Per Federconsumatori non mancano elementi positivi: quali l’azione diretta del soggetto danneggiato nei confronti dell’Assicurazione, il tentativo obbligatorio di conciliazione ex art.696 bis cpc, anziché la mediazione obbligatoria che spesso non porta a risultati positivi per il paziente, l’istituzione di un fondo di garanzia per le vittime di malasanità.

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