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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Federico Aldrovandi: anche la politica bolognese questa sera a Ferrara

Solidarietà alla madre del ragazzo. Luca Rizzo Nervo fra i politici che stasera parteciperanno al sit-in ferrarese

Dopo la manifestazione ferrarese del sindacato di polizia Coisp in solidarietà ai poliziotti condannati per la morte di Federico Aldrovandi, si è scatenata una vera e propria rivolta, che dopo l'apparizione della mamma del ragazzo ucciso nella trasmissione Servizio Pubblico, porterà tanti in piazza, questa sera a Ferrara. Anche alcuni degli esponenti della politica bolognese saranno lì per dimostrare solidarietà alla famiglia.

Una risoluzione urgente sul caso Aldrovandi, primi firmatari il presidente del Gruppo Pd in Regione Emilia-Romagna Marco Monari e il consigliere regionale di Ferrara Roberto Montanari, aperta "alla sottoscrizione dei consiglieri e dei gruppi che intendono condannare il sit-in del Coisp sotto le finestre dell'ufficio di Patrizia Moretti, madre di Federico".

VICINANZA ALLA MADRE DA PARTE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL'EMILIA ROMAGNA. "Esprimiamo la più ferma condanna contro un gesto inqualificabile che è suonato prima di tutto come un attacco alla madre di Federico Aldrovandi nel luogo in cui lavora ogni giorno - afferma Monari - Per questo chiediamo che l'Assemblea Legislativa esprima la propria vicinanza e il proprio sostegno alla signora, nonché al sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, che nel confronto avvenuto in piazza è stato attaccato con espressioni volgari e gratuite, che bisogna respingere in toto", prosegue Monari. "Ci domandiamo inoltre se sia corretto che il Governo non valuti l'opportunità di azioni disciplinari nei confronti degli autori di questo presidio 'ad personam' e comunque reputiamo utile che si prendano immediatamente le distanze da questo episodio in modo ufficiale", concludono.

L'ASSESSORE RIZZO NERVO STASERA A FERRARA. "Alle 18 sarò a Ferrara in Piazza Savonarola - comunica sul suo profilo Facebook l'assessore Luca Rizzo Nervo -  insieme a quella città e alla famiglia e agli amici di Federico Aldrovandi, insieme a quella meravigliosa mamma che è Patrizia Moretti, insieme a tutte le persone che credono che lo strazio per la perdita di un figlio, per lo più ucciso da chi ti aspetti ti dovrebbe difenderti, meriti rispetto, silenzio e debba essere un limite invalicabile ad ogni strumentalizzazione. Sarò lì a chiedere un Paese normale, in cui i tantissimi poliziotti che lavorano con passione e impegno ogni giorno non vengono umiliati dal cinismo e dall'arroganza di chi non sa fermarsi neanche davanti al dolore".

LA MAMMA DI FEDERICO ALDROVANDI SI SFOGA A SERVIZIO PUBBLICO DI SANTORO. "Io non vedo l'ora di considerare questa vicenda conclusa, ci sono state condanne pesanti nonostante i depistaggi, i dispositivi sono stati trancianti, a giugno c'é stata la sentenza della Cassazione, io sono stata assolta dopo essere stata querelata per diffamazione: io vorrei voltare pagina". Così Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, è tornata a parlare, ospite di 'Servizio Pubblico', della vicenda della manifestazione ferrarese del sindacato di polizia Coisp in solidarietà ai poliziotti condannati per la morte di suo figlio. "Per me - ha detto Patrizia Moretti - andare avanti significa legare la memoria di Federico a qualcosa di costruttivo, utile a tutti, un futuro che non permetta più una tragedia come questa. Questi sono condannati per omicidio, cos'altro ci vuole per considerati delinquenti? Peraltro hanno manifestato proprio sotto le finestre: è una crudeltà assoluta". Durante la trasmissione la Moretti è tornata a parlare anche della foto scattata all'obitorio che ha esibito ai manifestanti. "Spero che nessuno - ha detto - possa mai capire cosa costa a me quella fotografia. Loro continuano a vendere una versione trita e ritrita che tende a far passare i colpevoli per vittime, dicono che quella foto è taroccata: adesso basta. Per questo io li ho querelati".

ARTICOLO 21 STASERA A FERRARA CON LA PIAZZA. Saremo oggi a Ferrara non solo per solidarizzare con Patrizia Aldrovandi, ma anche per consegnare a Lei e agli amici di Federico la tessera onoraria dell'associazione Articolo21, perché tutti loro in questi anni, con i loro blog e le loro lotte, hanno combattuto una straordinaria battaglia non solo per chiedere verità e giustizia, ma anche per reclamare il diritto ad informare e ad essere informati, senza bavagli, censure, veline e mattinali". Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21, Giuseppe Giulietti. "In questo paese - afferma - c'é chi può permettersi di fare liste di proscrizione, chi invoca la chiusura dei giornali sgraditi, chi si rifiuta di rispondere alle domande, poi esistono gli 'invisibili', quelle e quelli che non avranno mai neppure la possibilità di essere soggetti o oggetti di una qualsiasi inchiesta.

Forse è giunto il momento di dedicare loro la giusta attenzione istituzionale, politica e mediatica, anche perché gli 'invisibili' rappresentano la maggioranza dei cittadini". "A proposito di invisibili, il sit in di Ferrara - aggiunge Giulietti - servirà anche per richiamare l'attenzione, tra gli altri, sul caso di Giuseppe Uva, di Varese, entrato vivo ed uscito morto da una caserma. Ora il suo processo rischia la prescrizione e la sorella Lucia per aver chiesto, con giusta indignazione, verità e giustizia è stata pure rinviata a giudizio per diffamazione, forse ha solo sbagliato a non aver promosso una marcia o, almeno, un presidio".

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