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Cronaca

Indagine per riciclaggio sul figlio di Erdogan, Procura: "Avanti con serenità"

Così il procuratore aggiunto Serpi dopo che il leader turco ha dichiarato che le indagini dei magistrati bolognesi sul figlio "potrebbero mettere in difficoltà le relazioni con l'Italia"

La Procura di Bologna "porterà avanti la propria attività con serenità e impegno" nell'indagine per riciclaggio a carico di Necmettin Bilal Erdogan, figlio del presidente turco Recep Tayyp Erdogan.

Questo il commento del procuratore aggiunto Massimiliano Serpi sulla querelle in corso in questi giorni sulla vicenda, nata dopo che il leader turco ha dichiarato che le indagini dei magistrati bolognesi sul figlio "potrebbero mettere in difficoltà le nostre relazioni con l'Italia".

La Procura, afferma poi Serpi, non ha altro da dire sulla vicenda, su cui peraltro "hanno già parlato le Istituzioni, che hanno svolto il loro compito a tutela dell'immagine e della sovranità della Repubblica italiana". Il riferimento è alle parole pronunciate ieri dal premier Matteo Renzi, che ha replicato a Erdogan dicendo che "in Italia c'è una magistratura autonoma e indipendente che agisce secondo le leggi e e che combatte tutte le forme di illegalità, e i giudici rispondono alla Costituzione italiana e non al presidente turco. Chiamiamo questo sistema ''Stato di diritto'' e ne siamo orgogliosi", e alla dichiarazione del ministero degli Esteri, secondo cui in Italia "è in vigore lo stato di diritto e il pieno rispetto dell'autonomia della magistratura". (agenzia Dire)

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