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Cronaca Centro Storico / Via Torleone

Festa del Ramadan, presenti Zuppi e Merola: 'Siamo tutti cittadini bolognesi, insieme miglioriamo la città'

Dopo 30 giorni, la rottura del digiuno diventa occasione di condivisione e reciproca conoscenza: una lunghissima tavolata ha ospitato non solo la comunità islamica

Una festa di strada affollatissima e partecipata quella che ieri sera ha celebrato, in via Torleone, l'interruzione del digiuno nel mese sacro del Ramadan con un grande «Iftar» organizzato dalla Comunità Islamica Bolognese, ovvero il pasto serale che interrompe i 30 giorni  di sacrificio, quarto pilastro dell'Isalm. 

La strada si è trasformata in una lunghissima tavolata imbandita con prelibatezze come datteri, dolcetti al miele, riso con pollo, tè alla menta: solo al tramontare del sole, alle 21 in punto dopo la preghiera, si è potuto interrompere il digiuno e la festa è cominciata, coinvolgente e allegra. Chiunque è stato invitato a prendere posto e cenare: i musulmani bolognesi, ma anche tanti "vicini di casa", amici e bolognesi curiosi di incontrare da vicino una cultura diversa. 

Si prega in strada - VIDEO

Il Comune di Bologna aveva presentato l'evento pubblico con l’obiettivo di promuovere il dialogo e la condivisione tra le culture e alla serata ha partecipato anche il Sindaco Virginio Merola, che dal palco allestito per ospitare le istituzioni ha detto: «Siamo tutti cittadini bolognesi e insieme stiamo migliorando questa città, anche la nostra fede prevede la reciproca conoscenza: usiamo insieme la libertà per i nostri figli». Dopo il primo cittadino anche i saluti dell'Arcivescovo Zuppi: «Chiediamo al Signore di benedirci  e farci crescere in amicizia». Presenti anche il consigliere Claudio Mazzanti e Andrea De Maria (PD). 

Festa di fine Ramadan in via Torleone

Un piano contro le discriminazioni razziali

Il Comune di Bologna, nell’ambito del Piano di azione locale contro le discriminazioni razziali (PAL), ha promosso una serie di incontri di conoscenza sul Ramadan con la Comunità islamica bolognese che si sono svolti al Centro interculturale Zonarelli. Gli incontri sono stati realizzati con l’obiettivo di fornire adeguate informazioni agli operatori e alle operatrici impegnati nel sistema dell’accoglienza. Numerose sono infatti le questioni che possono sorgere durante il digiuno per i fedeli che magari lavorano a contatto con i cibi e con gli alcolici.

Il PAL è stato deliberato dalla giunta lo scorso 20 febbraio con l'obiettivo di promuovere il diritto al benessere, alla non discriminazione e alla partecipazione dei cittadini di Paesi terzi. Sono due le azioni trasversali che compongono il Piano: la creazione di una cabina di regia interna, istituita lo scorso 28 marzo, che coinvolge molte aree e settori dell'Amministrazione e la formazione rivolta al personale del Comune. 
Nell’ambito del Piano sono state anche realizzate due ricerche: sui “bisogni e le aspettative delle comunità religiose” e “sulle culture le pratiche e i luoghi della partecipazione dei cittadini stranieri a Bologna”. 

Beneficenza per i detenuti della Dozza

Il Ramadan è stato anche l’occasione per un’azione corale di beneficenza rivolta ai circa 220 detenuti di fede musulmana (sugli 800 detenuti in totale) che si trovano nel carcere della Dozza e hanno manifestato la volontà di rispettare il precetto religioso. Grazie al contributo delle Comunità islamiche di Bologna, Ravenna e Faenza e delle associazioni Islamic Relief e Life sono state organizzate forniture alimentari di pacchetti composti da confezioni di datteri, zucchero, tè verde, cuscus e altro. Questa iniziativa è stata resa possibile sotto la regia dell'associazione di volontariato AVoc, con il coinvolgimento dell'Istituzione per l'inclusione sociale e comunitaria del Comune di Bologna "Achille Ardigò e don Paolo Serra Zanetti", di ASP Città di Bologna e dell'Ufficio del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, e grazie alla collaborazione della Casa Circondariale di Bologna.

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