Polveri sottili fuori limite: i giovani si accasciano in piazza Maggiore
A spingerli, per il flash mob del 7 febbraio, sono stati i livelli di polveri sottili e di particolato registrati a Bologna a gennaio che hanno superato i valori limite 11 giorni le prime e per 17 il secondo
I livelli di polveri sottili fuori limite ancora una volta e ancora una volta i ragazzi dei Fridays for future si accasciano a terra in piazza Maggiore. Come morti. Il messaggio è chiaro, la formula è quella del die-in: al finire della colonna sonora, i ragazzi si sdraiano tutti insieme sul pavimento, e, nel silenzio, una persona spiega al microfono le loro motivazioni.
A spingerli, per il flash mob del 7 febbraio, sono stati i livelli di polveri sottili e di particolato registrati a Bologna a gennaio che hanno superato i valori limite 11 giorni le prime e per 17 il secondo. "Abbiamo respirato aria più inquinata del limite più spesso di un giorno sì e uno no", spiega una ragazza del gruppo. Un appuntamento specifico per l'aria, raccontano i ragazzi, importante per far sentire la loro presenza in vista del quinto sciopero globale del 24 aprile.
Per allora i ragazzi non solo sperano di essere di più, ma anche di non essere solo in piazza Maggiore: "Dovremo presidiare anche Porta Santo Stefano, punto nevralgico dell'inquinamento cittadino", spiegano. Finito il flash mob, il gruppo composto anche da adulti e da esponenti di altre associazioni ambientali, non si disperde. Anzi, i ragazzi si siedono in cerchio e proseguono con un'assemblea. Parlano di come farsi ascoltare, di cosa possono fare come individui e come gruppo e di cosa dovrebbero fare le istituzioni.
Un ragazzo sottolinea come le scelte etiche ed ambientali siano ancora molto costose, mentre un altro dice che i trasporti pubblici dovrebbero essere completamente gratuiti e capillari. Una ragazza non si ferma all'ambiente, per lei "e' tutto il sistema capitalista che non funziona e ogni volta che facciamo queste piccole manifestazioni, il capitalismo trema". Durante l'assemblea ci si chiede come poter coinvolgere più persone e più giovani, "perché saranno loro che governeranno e che faranno le stesse pessime scelte che la politica propone oggi se non vedono l'importanza del tema". L'ambiente è un argomento che riguarda tutti, "l'aria che respiriamo anche, ma sembra che le persone non se ne rendano conto", dice una ragazza sui venti anni.