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Cronaca

Regione: 20milioni per i servizi a bambini e famiglie

"Rafforzamento degli interventi a favore di bambini, adolescenti e famiglie con figli"

La Regione Emilia-Romagna ha deciso di dedicare 20 milioni di euro a bambini e famiglie, ossia la metà dei fondi a disposizione, serviranno per il funzionamento dei servizi sociali e sociosanitari in regione. La decisione della giunta Bonaccini dà quindi la priorità al "rafforzamento degli interventi a favore di bambini, adolescenti e famiglie con figli", fermo restando che "rimane garantita la copertura finanziaria per confermare la qualità dei servizi rivolti alle altre fasce di popolazione".

"Negli ultimi anni- sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini- le famiglie sono state al centro di profondi cambiamenti di ordine sociale, culturale, demografico, economico: a vecchie forme di povertà e fragilità sociali si affiancano nuove dimensioni di vulnerabilità". Si tratta di "cambiamenti che richiedono al sistema dei servizi pubblici, in particolare sociali, sanitari ed educativi, la realizzazione di interventi innovativi che, come Regione, intendiamo sostenere e potenziare. Da qui - conclude - la scelta di destinare interamente la quota di risorse nazionali per rafforzare e migliorare i servizi rivolti a bambini, adolescenti e famiglie: investire sul loro benessere e contrastare forme di disagio ed esclusione sociale significa investire sul futuro della nostra comunità". 

Le attività previste

Rientrano gli interventi di sostegno alle famiglie in difficoltà, il supporto ai bambini in difficoltà nell'ambito scolastico e nel tempo libero per contrastare la dispersione e l'abbandono scolastico, le attività di carattere educativo e sociale rivolte a preadolescenti, adolescenti e giovani ma progetti educativi per l'uso consapevole delle nuove tecnologie e per la prevenzione e il contrasto al bullismo, cyberbullismo e violenza tra compagni.

Il fondo invece viene suddiviso tra 17 milioni finanzieranno i servizi sociali e sociosanitari per la lotta all'esclusione sociale e il sostegno delle persone più fragili e 3 milioni destinati ai centri per le famiglie, al sostegno del trasporto pubblico locale per le persone in condizione di fragilità sociale (con priorità ai nuclei numerosi con quattro o più figli e con Isee non superiore a 18.000 euro) e al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. 

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