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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Saragozza

Funivia per San Luca, sarà riattivata? Progetto allo studio

L'idea, caldeggiata e portata in commissione da Bernardini (Insieme Bologna), pare far breccia nel Pd e l'assessore alla Mobilità si rende disponibile ad avviare uno studio

Il Comune di Bologna non chiude le porte all'ipotesi di ripristinare l'antica funivia tra la città e il santuario della Madonna di San Luca, attiva tra il 1931 e il 1976. L'idea, caldeggiata e portata oggi in commissione da Manes Bernardini (Insieme Bologna), pare far breccia nel Pd e l'assessore alla Mobilità, Irene Priolo, si rende disponibile ad avviare uno studio: "Se si può  fare perchè sta in piedi ambientalmente ed economicamente, è un buon progetto".

Per Bernardini oggi si presenta "un'occasione unica", perchè il progetto potrebbe essere legato alla riqualificazione dello stadio Dall'Ara, visto che ipoteticamente è quella la zona da cui partirebbero le cabine verso San Luca. Del resto, "c'è la necessità di creare attrattive in quell'area- sottolinea il civico- e di risolvere il problema logistico dell'accesso alla basilica", riducendo il traffico creato dagli autobus che si arrampicano lungo i tornanti "come se fossero sullo Stelvio". Sarebbe questa "la ciliegina sulla torta del progetto di recupero dell''intera area", aggiunge Bernardini, sottolineando che "oggi i costi sarebbero sicuramente minori rispetto al passato".

L'idea è condivisa da Alfonso Ropa, portavoce di un comitato che nel tempo "ha raccolto migliaia di firme" per sostenere il ritorno della funivia. Oggi il continuo passaggio di bus "blocca il traffico" e "la strada è sempre rotta", afferma Ropa, certo che la funivia potrebbe contare su molti utenti: per fare un esempio, lo scorso 13 agosto il comitato ha calcolato l'accesso a San Luca da parte di 5.000 persone. Ropa sfodera anche una sorta di studio di fattibilità economica: "In nove anni e quattro mesi l''investimento si ripaga e ci sono già dei privati disponibili".

Anche nel Pd c'è chi parla di progetto "bellissimo" e "di valore per la città", come fa Elena Leti, "assolutamente" favorevole al ripristino della funivia: "Abbiamo anche la tassa di soggiorno, perchè non dedicarne una piccola percentuale a questo progetto?". Chiudere la struttura "fu una sofferenza", ricorda un''ltra democratica, Raffaella Santi Casali: "All'epoca, in quartiere nessuno voleva farlo, fu un indirizzo di Palazzo a cui ci dovemmo adeguare". Sempre dal Pd, però, Roberto Fattori (ex presidente proprio del quartiere in questione, il Saragozza) ricorda che la funivia chiuse perchè "la società era sempre stata in perdita". I passeggeri "magari erano anche numerosi, ma il costo del biglietto- sottolinea sempre Fattori- fu sempre molto basso perchè era considerato una specie di servizio pubblico". Il progetto si rivelò "un baratro per chi ci aveva messo i capitali", aggiunge il capogruppo dem Claudio Mazzanti.
Anche altri consiglieri del Pd parlano di progetto "suggestivo" o "affascinante", ma sempre sottolineando che su ogni valutazione si impone il tema della sostenibilità economica.

Il termine "suggestivo è venuto fuori in maniera trasversale", rileva Priolo, evidentemente perchè l'idea "ripercorre una riscoperta della storia e dell'identità della città". Ad oggi, però, "uno studio di fattibilità non lo abbiamo" e quindi non si può sapere se le nuove tecnologie oggi rendono ''investimento "sostenibile o meno".

E ovviamente "l'aspetto economico non possiamo tralasciarlo", anche considerando che "non so se siamo ancora nella stagione dei project financing", avverte l'assessore. Con gli uffici si puo'' avviare "un lavoro più adeguato e puntuale, anche facendo un'analisi comparata con altre città", afferma Priolo, citando ad esempio l''esperienza positiva di Bolzano. Questo "per capire se veramente è un progetto su cui puntare, per capire se ci sono le condizioni o no", continua l'assessore. Il progetto è "interessante", oggi "non posso aprioristicamente escluderlo ma neanche, senza avere elementi, dire che possiamo andare avanti", conclude Priolo, segnalando che in ogni caso servirà un confronto con gli altri assessori (Matteo Lepore per il turismo e Valentina Orioli per l'ambiente), nonchè con la Curia e con il Bologna calcio.(Agenzia Dire)

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