Maxifurto in ditta: 6 quintali di bronzo trafugati. Ritrovati in campo nomadi
Metallo per svariate migliaia di euro trafugato e ritrovato in un campo nomadi. Il 'colpo' era avvenuto nella notte ai danni della "SAEL", azienda operante nel settore dell'alta elettronica
Sei quintali di bronzo, del valore di migliaia di euro, è il bottino di un 'colpo' messo a segno nella notte tra sabato e domenica ai danni della “SAEL” di via Bassa dei Sassi, azienda operante nel settore dell’alta elettronica. Il furto però è presto venuto allo scoperto, anche se in maniera accidentale. A rintracciare il materiale trafugato sono stati i carabinieri, impegnati in quello che doveva essere un normale controllo di routine presso il domicilio di una nomade costretta agli arresti domiciliari presso la sua roulotte. Proprio qui gli agenti avrebbero scorto, accatastato il metallo.
Intorno alle 17,30 della scorsa domenica, una gazzella dell’Arma si è infatti recata presso il campo nomadi di via Landi per verificare la presenza della 28enne pregiudicata bosniaca lì sottoposta - dal 9 marzo scorso - alla detenzione domiciliare a seguito di condanna per reati contro patrimonio. Durante il controllo, la donna è stata trovata mentre armeggiava attorno ad un cumulo di metalli depositati a fianco alla sua roulotte. Incuriositi dall’atteggiamento particolarmente agitato della nomade, i Carabinieri hanno pensato di controllare cosa attirasse la sua attenzione, rinvenendo così alcune matasse di bronzo nascoste in mezzo ad altri rottami.
La pregiudicata non ha saputo fornire spiegazioni in merito alla presenza di quel metallo, ma al termine di una serie di verifiche, si è appurato che quel bronzo era una parte del provento di un furto commesso nella notte appena trascorsa presso la “SAEL”. Dopo aver sequestrato la refurtiva, i Carabinieri hanno così denunciato in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria la malvivente con l’accusa di ricettazione in concorso.
