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Cronaca Zona Universitaria

Gabellini: ’Bologna sporca’. E dai cittadini la mappa degrado

Palma d'oro tra le aree più problematiche del centro alla zona universitaria; in periferia primato a San Vitale e Navile. Provvedimenti anti 'sporcaccioni': si pensa a multe e si sguinzagliano le Gev

Per un bolognese non è novità che passeggiando sotto alcuni portici, vicoli e parchi cittadini è facile imbattersi in rifiuti abbandonati, escrementi animali e non, che riempiono l’area di un puzzo nauseabondo. E ancora graffiti a deturpare beni pubblici qua e là, resti del bivacco notturno, cassonetti al cui esterno vengono abbandonati imballaggi ingombranti... per sciatteria, inciviltà. E’ facile, infatti, in giro per la città felsinea raccogliere borbottii e lamentele di cittadini sullo stato di incuria del capoluogo emiliano. Ma che ad ammettere che Bologna sia ‘troppo sporca’ sia l’assessore all’Ambiente  (ma anche all'Urbanistica, Qualità Urbana e Città Storica ) Patrizia Gabellini, fa specie, a molti. Chi se non la Giunta – che da oltre un anno ha in mano le redini della città – dovrebbe infatti farsi carico di questa problematica?

Bologna la grassa, la dotta... la sporca (?)

PROVVEDIMENTI. Evidentemente nei mesi scorsi per la squadra Merola il problema non era di carattere priorio, ma oggi – con la ripartenza post ferie estive – il nodo è diventato scottante, tanto da approdare sui banchi del consiglio comunale di lunedì scorso. Occasione durante la quale è stata affrontato un odg proposto dal consigliere Casali (PD) anti-chewingum e anti-mozzicone, che invitava a perseguire chi abbandona questo genere di rifiuti per strada “con opportune misure di tipo sanzionatorio”. Come già accade in altre città dello Stivale. Odg che è poi stato approvato all’unanimità. Ma questa non sarà l’unica misura precauzionale per cercare di riportare la città dotta ad un livello di pulizia maggiore. Presto, infatti, il Comune dovrebbe firmare la convenzione per spiegare le Gev, ovvero le guardie ecologiche volontarie, che dovranno vigilare sul corretto smaltimento dei rifiuti. A loro pero’ non sarà concesso il potere di multare i cittadini (compito che rimarrà invece prerogativa della polizia municipale).

REAZIONI. In risposta alle parole dell’assessore insorge Confabitare – l’associazione dei proprietari immobiliari, che ha lancia una petizione per dire stop al degrado in alcune zone della città ritenute più a rischio. La raccolta firme ha avuto una “risposta altissima - svela l’ente- le firme sono state più di 15 mila, di cui 10882 residenti in centro storico (67,5%) e 5239 (32,5%) in periferia. La petizione, che è  stata consegnata   ieri all’assessore Gabellini  prevedeva, oltre alla semplice sottoscrizione per la causa “Stop al degrado”, anche la compilazione di una scheda-sondaggio in cui era richiesto di annotare il grado di percezione di insicurezza, le motivazioni e la zona di residenza.”

Percorso ad ostacoli tra i liquami


    
MAPPA DEL DEGRADO. Analizzando nel dettaglio le risposte dei bolognesi sullo stato di degrado della città emerge che, per quanto riguarda il centro storico, a lamentarsi di più sono i residenti di via Indipendenza e stazione (982 segnalazioni) e gli abitanti del Pratello e dintorni (854), ma la “palma d’oro” delle proteste spetta, senza dubbio, alla zona universitaria (1032). Spostandosi in periferia, a detenere il primo posto in termini di segnalazioni di sporcizia e degrado sono i quartieri San Vitale (2846 firme), Navile (2545) e, a sorpresa, al terzo posto spunta il Savena (2312).

Accampamento in via del Borgo: tra lerciume e materassi accatastati



DI COSA SI LAMENTANO DI PIU' I CITTADINI? Si dimostrano non solo intolleranti, ma ormai decisamente esasperati dalle scritte sui muri e dalla sporcizia per terra e lungo i portici; in particolare, sembra essersi esaurita la pazienza nei confronti di padroni maleducati di cani che lasciano incuranti per strada le deiezioni dei loro animali, senza premurarsi di prendere sacchetto e paletta per pulire. Le “querelles” per le scritte sui muri e la sporcizia hanno raggiunto quota 6921, ovvero il 42,93% del totale, ed interessano soprattutto la zona universitaria ed il quartiere Savena, particolarmente insofferente alla presenza dei nomadi spesso autori di furti e rapine.     
Al secondo posto si piazzano le lamentele per bivacchi e schiamazzi notturni: le segnalazioni raccolte qui sono state 4935, pari al 30,61%, e riguardano, in particolar modo, via del Pratello, Piazza Santo Stefano, Piazza San Francesco e Piazza Verdi; per le zone periferiche, continua a farla da padrone il quartiere Savena, dove i cittadini tollerano poco volentieri le scorribande di nomadi e le scritte sui muri degli stabili per mano del balordo di turno.   
Il “fanalino di coda” è rappresentato, invece, dall’insofferenza di alcuni quartieri, come ad esempio la Bolognina, i viali di circonvallazione e Borgo Panigale, nei confronti dei fenomeni di spaccio di droga e prostituzione (4265 segnalazioni, pari al 26,45%). In quest’ultimo caso, è da notare come a lamentarsi maggiormente siano le famiglie, piuttosto che gli anziani, ormai sempre più esasperate dall’idea di dover giustificare con i figli più piccoli la presenza imbarazzante di donne seminude sotto il portone di casa.

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ESASPERAZIONE E PROVVEDIMENTI FAI-DA-TE. In molti casi i condomìni hanno dovuto assumere “vigilantes” privati per poter garantire la sicurezza e l’incolumità non solo dei residenti, ma anche di amici e parenti in visita, durante le ore serali e notturne.                                                                                   
“Purtroppo, la situazione degrado, in alcune zone della città, è davvero incandescente perché l’esasperazione è unilaterale” – dichiara Zanni, presidente di Confabitare. “La gente è stanca e la pazienza è giunta al limite, anzi, forse, la soglia di tolleranza è stata abbondantemente superata. A questo punto, chiediamo un intervento del  Sindaco Merola  per  evitare la deriva, e  potrà contare anche sulla   collaborazione da parte della nostra associazione.”

Degrado nei parchi? Fotogallery Giardini Margherita

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