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Cronaca

'Insegnano il gender', il Family Day mappa le scuole bolognesi

Il comitato "Difendiamo i nostri figli", ha assegnato bollini di giudizio alle scuole che contengono moduli didattici dedicati all'educazione di genere. All'incontro presente anche Galeazzo Bignami di Forza Italia. Liceo Minghetti nel mirino

Una mappa delle scuole 'Gender', con tanto di bollini rossi per gli istituti 'a rischio'. Lo denuncia il comitato "Difendiamo i nostri figli", quello del Family day, alla luce di un dossier sui piani dell'offerta formativa degli istituti di Bologna e hinterland metropolitano.

"Il 40% delle scuole bolognesi accoglie le leggi 'genderiste' e un altro 37% presenta indizi di quella ideologia", afferma David Botti, referente del comitato sotto le Due Torri, secondo il quale il 'gender' si cela spesso dietro attività anti-bullismo o simili. Ad esempio il liceo classico Minghetti, nell'anticipazione presentata ieri alla stampa, è stato bocciato con indicatore "rosso": secondo il dossier stilato dal comitato ci sono "almeno sei attività extracurricolari filo gender".

"Non vogliamo criminalizzare i dirigenti o i collegi docenti, sappiamo che queste attività vengono svolte da attivisti Lgbt all'interno delle scuole", spiega l'esponente del Family day. Il punto è però che tutto è perfettamente legale: anzi, come sottolinea lo stesso Botti, è la stessa riforma della Buona Scuola a rendere del tutto normali questi contenuti. Ma "noi quella legge la rifiutiamo, e siamo un milione di famiglie scese in piazza", replica Botta a chi gli pone la questione. Infine, un appello: "è necessario che le famiglie all'interno delle scuole facciano gruppo. E che chiedano di essere informate dettagliatamente sulle attività che si svolgono".

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"Davvero amareggiano le accuse di David Botti rivolte alle scuole bolognesi sul presunto insegnamento di non meglio specificate teorie 'gender'". Scrive su Facebook la senatrice Pd Francesca Puglisi, in polemica con la diffusione del dossier. "Ed è inaccettabile la lista di proscrizione fatta, proprio nel giorno in cui l'Italia intera è sconvolta dal femminicidio di Noemi Durini".

"Lasciamo stare la scuola e lasciamo fuori gli studenti" dalla polemica, commenta il consigliere Pd Francesco Errani, alla luce della diffusione del dossier che mette i voti alle scuole bolognesi a seconda del presunto tasso di ideologia 'gender' riscontrato. Il dossier è stato presentato questa mattina in Comune con il sostegno di Forza Italia. "Vorrei ricordare che l'insegnamento di genere a scuola risponde all'articolo 3 della Costituzione italiana che chiede di non discriminare in base alla religione o all'orientamento sessuale", scrive Errani su Facebook. "È un tema che riguarda le pari opportunità e l'obiettivo della legge 'Buona Scuola' e' di educare alla parità tra i sessi e alle uguali opportunità".

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