Richiesta l'archiviazione dalla Procura di Bologna per la morte dell'86enne Gino Bragaglia a fine dicembre 2012. L'anziano venne trovato dopo giorni sulla scala esterna dal figlio, dopo essere scomparso dalla sua camera, ma i magistrati accusano il Policlinico "prestigioso".

L'anziano, cardiopatico, venne ricoverato il 28 dicembre 2012 e inizia a dare segni di disorientamento, tanto che viene sedato e legato al letto, secondo le testimonianze. Poco prima delle 6 di mattino il personale di turno si accorge che non era più nel suo letto: vengono allertati guardie giurate, familiari e Forze dell'ordine, ma le ricerche non danno alcun esito. Sarà il figlio Danilo a trovarlo intorno alle 14 del 31 dicembre: scalzo, col pigiama, rannicchiato sulla scala d'emergenza del reparto.

Vengono indagati per omicidio colposo i tre sanitari di turno quella notte: il medico Eugenio Cosentino e gli infermieri Giuseppe Smriglio e Raoul Breveglieri. Per tutti e tre il pm Simone Purgato ha chiesto nei giorni scorsi l'archiviazione.

ATTO D'ACCUSA. Ricerche "condotte in maniera disorganizzata e negligente", secondo gli inquirenti, una complessiva "inefficienza della struttura che, in maniera quasi diabolica nella sua incredibilita'", e ancora, un "assurdo intreccio di inefficienze e incomprensioni, tra medici e infermieri", con le Forze dell'ordine che cercavano solo fuori dall'ospedale nel presupposto falso che dentro si fosse già guardato. Insomma, che l'ospedale "abbia drammaticamente fallito" lo dimostra il risarcimento "liquidato con rare generosità e celerità dall'azienda sanitaria" alla famiglia di Bragaglia (pare sui 900.000 euro).