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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Multe ai palazzi che non cancellano i graffiti, proprietari contro il Comune

Associazioni immobiliari furenti contro l'assessore Malagoli che ha paventato sanzioni a proprietari di palazzi che non s impegnano a cancellare graffiti e tag dai muri

Per ora è solo una ipotesi di pura scuola, ma già ha avuto il merito di fare imbufalire le associazioni di proprietari e inquilini dei palazzi bersagliati da tag e graffiti. Sono le possibili multe ai proprietari di case che non puliscono i graffiti, una misura paventata a mezzo stampa dall'assessore alla sicurezza Riccardo Malagoli nel caso in cui i condomini dei palazzi interessati dagli imbrattamenti non si impegnino attivamente a cancellare le scritte vergate sui muri adiacenti la pubblica via.

Il caso in questione è articolato: Malagoli, nella sua dichiarazione, fa riferimento allo scarso successo ottenuto dal cosiddetto 'bando antigraffiti', ovvero un fondo di 235mila euro -185mila solo per il centro storico- destinato a sottoscrizione a proprietari  che si impegnano in autonomia a cancellare, pennello alla mano, tag e graffiti sui palazzi. Di fatto un rimborso spese, che prevede quote da 500 a 3.000 euro per la pulizia delle facciate, che però non ha scaldato gli animi dei proprietari, piccoli e grandi. Solo tre infatti sono state le richieste dai primi di dicembre (il bando scade il 28 febbraio prossimo).

Di qui l'idea di Malagoli di emettere un altro bando con più risorse, ma affiancare a questo anche delle sanzioni a quei proprietari che avessero i palazzi sporcati dalla vernice spray.

"Ricorreremo al Tar" annuncia la presidente provinciale di Confedilizia Elisabetta Brunelli Monzani: “Ugualmente -si legge in una nota- daremo assistenza legale ai proprietari che si vedranno ingiustamente notificare tali richieste nei termini ordinari di decadenza". Infine Confedilizia invita il Comune a "documentarsi bene in materia giuridica prima di andare a tartassare illegittimamente i soliti noti ossia i proprietari".

Confabitare invece chiede direttamente le dimissioni di Malagoli, bollando la multa ai condomini come irricevibile. "È la solita logica punitiva e vessatoria di Palazzo d’Accursio nei confronti dei proprietari. Per questo come Confabitare  chiediamo  le dimissioni dell’Assessore, che sfoggia una arroganza pari solo alla sua incompetenza”.

“Siamo all’assurdo -spiega Zanni- invece di attuare un serio piano di prevenzione e repressione contro vandali ed imbrattatori, il Comune minaccia di multare i proprietari. Zanni ricorda come "i proprietari di casa sono cittadini di serie A e non sudditi: le sue minacce riceveranno comunque la risposta che meritano".

"La nostra Associazione ha partecipato a tutte le riunioni convocate negli anni dal Comune di Bologna, apprezzandone l'impegno prima teorico ed in seguito pratico mettendo a disposizione una importante somma per la pulizia dei muri delle case imbrattati da sconosciuti - scrive in una nota Tonino Veronesi, Presidente Assoproprietari  - l'unico aspetto che non possiamo accettare è la minaccia di sanzioni ai condomìni che non dovessero provvedere con sollecitudine". 

Per Veronesi sono proprio i proprietari a essere danneggiati, mentre "Sono i corpi di pubblica sicurezza e i vigili urbani che hanno il dovere di prevenire e colpire questi artisti che danneggiano tanto l'immagine della città" sottolineando che "il Prefetto di recente ha modificato il reato da imbrattamento a danneggiamento, riconoscendo dunque la gravità sociale di questi comportamenti". 

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