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Cronaca San Pietro in Casale

Porte della guardia medica chiuse ai bambini: "Va trovata una soluzione"

San Pietro in Casale: diverse segnalazioni dei genitori che durante le festività sono stati dirottati al Sant'Orsola. Il consigliere della Lega Polazzi: "Abbiamo portato la questione in Regione"

"Una sorta di gioco a rimpiattino tra la Guardia Medica e gli ospedali del territorio". Così il leghista Daniele Marchetti porta sui tavoli della Regione la denuncia del Consigliere Comunale del Carroccio di San Pietro in Casale Mattia Polazzi e del gruppo ‘San Pietro in Testa‘, che parla di uno "strano comportamento adottato dalla Guardia Medica"

In pratica, secondo Polazzi e Marchetti, che hanno raccolto diverse segnalazioni dei cittadini, la guardia medica rispondendo ad alcuni contatti telefonici "avrebbe dirottato gli interventi per i bambini al Pronto Soccorso più vicino, cioè a quello di Bentivoglio. Ma siccome nelle ore notturne il Pronto Soccorso di Bentivoglio è sprovvisto di personale pediatrico, ecco che gli sfortunati pazienti sono invitati a recarsi al Sant'Orsola di Bologna”.

Il consigliere comunale del Carroccio sostiene come i tagli non vadano fatti sulla salute, tanto meno sulla salute dei bambini e che 40 minuti di auto sono troppi: "Non deve essere la norma dover andare da San Pietro in Casale al policlinico di Bologna con il proprio bambino febbricitante ed è quello che è accaduto a molti genitori durante le passate festività, quando ambulatori e medici erano chiusi. Il pronto soccorso più vicino è quello di Bentivoglio, ma la sezione pediatrica di notte è chiusa: allora o la si fa aprire oppure le guardie mediche si prendano carico anche dei bambini. Una soluzione va trovata". 

“Il Servizio di continuità assistenziale (il nuovo modo per chiamare la guardia medica ndr), presente in tutte le Aziende Usl – attacca Marchetti nelle aule della Regione -, è rivolto a tutta la popolazione, adulti e bambini, e assicura interventi medici domiciliari nei casi di urgenze notturne, festive e prefestive. A quanto apprendiamo, però, numerose segnalazioni nel territorio di San Pietro in Casale riferiscono di uno strano ‘rimpallo’ che per i pazienti più piccoli e per i loro genitori si risolve dopo aver macinato chilometri e aver perso molto tempo utile per eventuali emergenze, cure e diagnosi”.

“E quel che è più grave è che la perdita di tempo è una delle cause che aumenta i problemi della salute e ne va ad inficiare la risoluzione. Per questo – conclude Marchetti – invito la Giunta a chiarire se è al corrente di comportamenti come quelli segnalati nel territorio di San Pietro in Casale e se vi siano, per uno strano caso,  linee guida particolari date alla Guardia Medica di quel territorio”

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