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Cronaca Centro Storico / Via Cesare Boldrini

Omicidio via Boldrini: assolti i due sospettati per insufficienza di prove

La Corte d'Assise si è espressa sull'omicidio del 6 maggio scorso ai Giardini di Via Boldrini. I connazionali della vittima, accoltellata, sono stati rilasciati

La Corte d'Assise di Bologna presieduta da Leonardo Grassi ha assolto nella giornata di ieri i due uomini tunisini accusati dell'omicidio del connazionale Hedi Naffati, 41 anni, assassinato a coltellate il 6 maggio 2011 in via Boldrini. Il Pm Laura Sola aveva chiesto per entrambi la condanna a 14 anni. I due, che sono stati assolti con la formula che una volta era chiamata dell'insufficienza di prove, erano in carcere da più di un anno e sono stati scarcerati. C'é ancora aperto uno stralcio a carico di un altro tunisino, che è latitante e che le indagini consideravano l'autore materiale dell'omicidio.

L'APPELLO. Sull'eventualità di ricorrere in appello il Procuratore aggiunto Valter Gioovannini, rispondendo ai giornalisti, ha detto che "si attendono le motivazioni della sentenza per propoerre un eventuale appello". Hedi Naffati era stato colpito prima con due coltellate alla gamba sinistra, poi con altri due-tre fendenti quando era già a terra. Segno che gli aggressori, molto probabilmente, non volevano solo ferirlo. Secondo le indagini si sarebbe trattato della vendetta per un omicidio compiuto in patria. Secondo la ricostruzione che era stata fatta Hedi Naffati era stato ucciso per vendetta da tre connazionali, perché aveva ucciso il fratello di uno dei tre. Per questo era stato arrestato in Tunisia, poi era riuscito a fuggire dal carcere durante i tumulti della 'primavera tunisina' per sbarcare a Lampedusa e giungere a Bologna.

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