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Cronaca Zona Universitaria / Viale Carlo Berti Pichat

Rifiuti, il caso Hera va in Parlamento: vertici convocati da Ecomafie

I vertici di Hera, insieme al sindaco di Bologna e ai rappresentanti di Arpa sono stati convocati per l'inizio di dicembre per rispondere sulla presunta presenza di scorie tossiche nel terreno sottostante la sede di Hera in viale Berti Pichat

Sui rifiuti tossici sotto la sede di Hera a Bologna si accendono ora i riflettori della commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e illeciti ambientali, la cosiddetta ''Ecomafie''. I vertici di Hera, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola (che ha dichiarato "tutto sotto controllo) e ai rappresentanti di Arpa sono stati convocati per l'inizio di dicembre.
Lo annuncia il presidente della commissione parlamentare, Alessandro Bratti. "A seguito di quanto denunciato dalla trasmissione ''Report''- spiega Bratti- sulla presunta presenza di scorie tossiche nel terreno sottostante la sede di Hera a Bologna, in viale Berti Pichat, abbiamo stabilito che entro la prima settimana di dicembre saranno sentiti i vertici della società, i rappresentanti dell'Arpa locale e il sindaco di Bologna, per verificare a che punto è lo stato di bonifica del sito e l'effettiva esistenza di livelli di pericolosità, all'interno del sito, per i lavoratori e per i cittadini". Intanto, l'M5s continua il suo pressing sulla multiutility.

I candidati ravennati in Consiglio regionale allargano lo spettro e, oltre a volere spiegazioni sull'inquinamento della sede di Bologna, chiedono a Hera chiarimenti anche sui presunti legami con la famiglia Cosentino, nella costruzione della centrale termoelettrica a turbogas a Sparanise, in provincia di Caserta, e sulla partecipazione al 25% nella società che realizzerà una centrale a carbone in Calabria, nella frazione di Saline Joniche. Infine, i candidati M5s a Ravenna chiedono a Hera perchè abbia "impedito, per incomprensibili ragioni tecnico-sanitarie, l'ispezione della discarica di Pediano a Imola" domenica scorsa, 16 novembre, chiesta dai parlamentari grillini Mara Mucci, Paola Taverna, Federica Daga e Carlo Martelli.

(agenzia Dire)

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