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Cronaca Castel d'Aiano / Via Don Giovanni Degli Esposti

Denuncia furto, ma il ladro è lui: finisce nei guai insieme a 5 hobbisti

Castel d’Aiano. 5 hobbisti denunciati per acquisto di cose di sospetta provenienza. 60enne nei guai per simulazione di reato e appropriazione indebita

Ha denunciato un furto mai avvenuto per gabbare il proprietario di casa e vendere la refurtiva a degli hobbisti, ma è finito nei guai. Così un 60enne modenese ha rimediato una denuncia per simulazione di reato e appropriazione indebita continuata, insieme a lui sono stati denunciati anche cinque bolognesi per acquisto di cose di sospetta provenienza.

La vicenda ha avuto inizio lo scorso 19 aprile scorso, quando il proprietario e il locatario di un appartamento a Castel d’Aiano si recarono dai Carabinieri per sporgere una denuncia di furto. L’inquilino, il 60enne modenese, aveva raccontato che, alcuni giorni addietro, ignoti si erano introdotti nel garage annesso all’abitazione che aveva in affitto, rubando due vecchi motorini , due biciclette e altri utensili da officina, appartenenti al proprietario dell’immobile.

Durante il sopralluogo, i militari hanno rilevato che il portone in ferro del garage era stranamente intatto. Per rafforzare la tesi del furto, il 60enne aveva avanzato anche delle ipotesi investigative, dicendo che i malviventi si erano introdotti nel locale utilizzando una chiave passepartout.
La vicenda sarebbe forse finita qui, se, pochi giorni dopo, non fosse arrivata ai militari la segnalazione di un cittadino del luogo, che riferiva di aver rinvenuto due motorini abbandonati in via Don Giovanni degli Esposti. Trattandosi degli stessi ciclomotori che erano stati denunciati la settimana prima e non avendo trovato altri elementi di rilevo per procedere contro ignoti, i militari hanno cominciato a maturare il sospetto che il 60enne avesse architettato tutto, all’insaputa del proprietario dell’immobile, estraneo ai fatti.

Invitato a fornire maggiori dettagli sull’accaduto, il 60enne ha infatti confessato di essere l’autore del furto, affermando di aver venduto gli oggetti a due conoscenti, appassionati di oggetti di antiquariato. Quest’ultimi, sentiti dal personale dell’Arma di Castel d’Aiano hanno ammesso le proprie responsabilità e  restituito la refurtiva in loro possesso. Gli altri oggetti rubati sono stati trovati invece nella disponibilità di altri tre hobbisti, tutto quanto rinvenuto è stato restituito al legittimo proprietario.

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